Perugia, Santopadre: "La squadra è affranta, ma si rialzerà. Giunti? Ha la mia fiducia"
Serie BIl presidente del Perugia è intervenuto per analizzare il momento della sua squadra, sottolineando come si tratti di un periodo buio da cui i giocatori e l’allenatore hanno tutta l’intenzione di uscire
Un periodo complicato da cui bisogna uscire, risultati deludenti e un trend negativo da invertire. Sono questi gli obiettivi del Perugia, incappato in una situazione da cui Giunti e i suoi giocatori non riescono a tirarsi fuori. A metterci la faccia ci ha pensato il presidente Santopadre, convinto che i suoi uomini abbiano la forza per rialzarsi: "Da molto tempo non intervenivo pubblicamente e la cosa giusta era farlo ora dopo un periodo non positivo. Questa situazione ci fa soffrire ed è assurda per come è arrivata, in maniera così repentina. Lo 0-4 di Benevento in Coppa Italia ed il 5-1 contro l’Entella hanno instaurato nella mente della squadra e della società una certa supponenza nel credere di essere forti. Ero convinto che questa squadra avesse indovinato tutto per poter vincere le partite in Serie B. Ora bisogna resettare, ma non c’è nessun problema all’interno dello spogliatoio. I ragazzi sono affranti e stanno facendo di tutto per fare quadrato. Devono arrivare le vittorie, ma talvolta anche i pareggi e vi spiego perchè. La Serie B è come il Giro d’Italia: se puoi vincere una tappa senza perdere troppe energie bene, altrimenti devi solo cercare di rimanere nel gruppo. In serie B bisogna stare calmi e avere sangue freddo. Speriamo di raddrizzare questa nave. A Foggia siamo stati disordinati - le parole di Santopadre a Umbria TV - ma non me la sono sentita di mandare i ragazzi in ritiro, perchè comunque hanno messo grinta e voglia. Rosati? Di lui non voglio più parlare. Secondo me è un buon portiere e più se ne parla più gli facciamo male. Lui è il primo a sapere di aver fatto degli errori, come li hanno fatti i suoi compagni".
Fiducia a Giunti
Santopadre torna inoltre sul caso di Han, non presentatosi alla Domenica Sportiva, per poi confermare la sua fiducia a Giunti: "Il ragazzo tremava e piangeva di fronte a me prima di andare al programma, probabilmente per quello che pensava gli avrebbero chiesto. Poi non so se ha avuto messaggi o telefonate dalla Corea del Nord. Giunti? Gli allenatori non saranno esonerati da me solo per i risultati, guardiamo anche il lavoro settimanale. Giunti è un allenatore molto capace e non sta rischiando niente. Nel lavoro in campo sta facendo bene, deve migliorare un po’ fuori dal campo. Io lo proteggo perchè se lo è meritato. Poi non significa che non potrà mai essere messo in discussione. E’ giusto che in questo momento veniamo criticati, stiamo facendo di tutto per sovvertire questo momento. Fino ad ora non ci siamo riusciti. Dobbiamo ripartire. Le prossime tre partite in otto giorno non sono decisive per il futuro di Giunti, ma per il futuro del Perugia. Dobbiamo fare punti".