L'allenatore rossonero ha anticipato in conferenza stampa i temi del match casalingo contro l'Ascoli: "Troviamo una squadra con identità e che rispecchia il carattere del suo allenatore. Turnover? Forse sì, negli impegni ravvicinati"
Dopo la grande vittoria contro la Cremonese, il Foggia cerca continuità nella sfida casalinga contro l'Ascoli, in uno dei due anticipi della 35^ giornata di Serie B in programma domani. Un successo contro gli uomini di Cosmi sancirebbe di fatto la salvezza rossonera e aprirebbe interessanti prospettive playoff, ma Stroppa mette in guardia i suoi: "L'Ascoli giocherà con il coltello tra i denti - ha detto l'allenatore nella conferenza di vigilia - noi dobbiamo fare altrettanto altrimenti le nostre qualità tecniche non verranno fuori. Per noi è una partita da vincere, per arrivare ai 50 punti e poi eventualmente pensare ad altro: vogliamo dare continuità". Di fronte però non una squadra facile da affrontare: "L'Ascoli riflette il carattere del suo allenatore, perché anche quando non ha fatto risultato ha sempre offerto prestazioni importanti - prosegue Stroppa - frutto di un'identità ben definita: ora anche i risultati sono dalla loro parte. La formazione? Sono tutti disponibili, compreso Tonucci. Fuori solo Gerbo e Agnelli, quindi potrei optare per il turnover nelle tre partite ravvicinate: anche chi sta fuori sta spingendo per giocare".
"Siamo migliorati anche in difesa"
Stroppa risponde poi anche sul futuro societario, in bilico dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto Sannella: "Pensiamo all'obiettivo sportivo, è troppo importante. Non sappiamo cosa succederà per il resto, concentriamoci sul campo e guardiamo al presente. Sono orgoglioso di quello che stiamo facendo vedere, ogni volta penso che possiamo segnare più gol durante le partite - aggiunge Stroppa - ma siamo anche migliorati in difesa". Una vittoria contro l'Ascoli metterebbe definitivamente al sicuro il Foggia da ogni rischio: "Pensiamo a questo, ai 49 punti che raggiungeremmo - ammonisce Stroppa - e non ai playoff: ci serve quella paura che ci fa essere concentrati e non ci fa commettere errori".