Playoff Serie B: calendario e orari delle semifinali

Serie B
Cittadella contro Frosinone, Venezia opposto al Palermo: al via le semifinali playoff in Serie B (Foto LaPresse)
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Archiviato il turno preliminare dei playoff, la corsa alla promozione della Serie B prosegue con le semifinali: mercoledì alle 18.30 la sfida d'andata tra Cittadella e Frosinone, alle 21.00 il primo atto tra Venezia e Palermo. Domenica le gare di ritorno al Barbera e allo Stirpe per stabilire le finaliste

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SERIE B, IL TABELLONE DEI PLAYOFF

Una settimana di ritardo dall’inizio dei playoff, posticipo d’obbligo carico di polemiche, non ha negato l’immancabile spettacolo targato Serie B. Il primo turno degli spareggi promozione ha premiato Venezia e Cittadella, squadre che godevano del fattore casalingo e della possibilità di avanzare nel tabellone con un semplice pareggio. Se gli uomini di Inzaghi hanno ribadito lo spessore casalingo ai danni del Perugia di Nesta, il 'Citta' ha strappato un prezioso 2-2 ai supplementari fatale ad un altro ex campione del mondo, Fabio Grosso alla guida del Bari. Ecco quindi che le due formazioni venete si ritagliano un posto nelle semifinali rispettivamente contro Palermo e Frosinone, corazzate risparmiate dalle fatiche del preliminare grazie alla migliore classifica al termine della regular season. Da qui riparte la corsa alla Serie A, 180’ per ogni sfida prima di stabilire le due finaliste che si giocheranno la terza ed ultima promozione.

Quali sono le date delle semifinali playoff?

Il programma prende il via nella giornata di mercoledì con le sfide d’andata: alle 18.30 apre Cittadella-Frosinone in diretta su Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 2 HD, alle 21.00 tocca invece a Venezia-Palermo in onda su Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD. Le gare di ritorno si disputano domenica alle 18.30 al Barbera (Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 2 HD) e alle 21.00 al nuovo "Benito Stirpe" (Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD).

Qual è il regolamento delle semifinali playoff?

Già annunciate le promozioni dirette di Empoli e Parma, la terza squadra destinata alla Serie A prevede la disputa dei playoff dalla terza all’ottava classificata. Archiviato il turno preliminare con le eliminazioni di Bari e Perugia, le semifinali contemplano il confronto in gare di andata e ritorno tra la terza in classifica (Frosinone) opposto alla vincente tra la sesta e la settima (Cittadella) con il secondo atto da disputare al nuovo "Benito Stirpe", formula analoga nella doppia sfida tra la quarta della classe (Palermo) opposta alla migliore tra quinta e ottava (Venezia) che ospita il primo round. Non si svolgono i tempi supplementari: qualora la parità persista dopo i canonici 180’, si qualifica per la finale la squadra meglio classificata ovvero quella che gioca in casa il match di ritorno.

Quando si disputerà la finale dei playoff?

A causa della situazione del Bari, qualificato alla post-season ma contestato in materia di pagamenti ritardati, le date dei playoff sono state posticipate dal primo turno alle semifinali fino alla finalissima. Ecco quindi che l’epilogo valevole per promozione in Serie A, conteso nelle semifinali Cittadella-Frosinone e Venezia-Palermo, andrà in scena mercoledì 13 giugno alle 20.30 con la gara d’andata e sabato 16 giugno allo stesso orario con la sfida di ritorno. Anche in questo caso, gli ultimi 90’ avranno come cornice lo stadio della formazione meglio classificata tra le due finaliste al termine della stagione regolare.

Un campione del mondo presente, chi è?

Parliamo di Filippo Inzaghi, promesso sposo del Bologna e allenatore del Venezia dal 2016, che alle redini di una neopromossa ha trascinato i lagunari alle semifinali playoff. Merito del 5° posto al termine del campionato e del secco 3-0 che ha estromesso il Perugia di Alessandro Nesta, ex difensore e anch’egli decorato in Germania nel 2006. Titolo mondiale che coinvolse pure Fabio Grosso, tecnico del Bari uscito di scena dopo il 2-2 contro il Cittadella di Roberto Venturato ovvero l’unico uomo in panchina del turno preliminare non presente agli ordini di Lippi dodici anni fa. Se nella sua carriera da centrocampista non è andato oltre la C2, Venturato era l’unico allenatore del lotto ad aver già disputato i playoff.

Chi la spunta tra Cittadella e Frosinone?

Nessuna delle 6 partecipanti ai playoff è mai arrivata in Serie A dalla post season, epilogo della stagione che ha piuttosto coinvolto tre volte il Cittadella. I veneti erano presenti in griglia pure un anno fa, velleità strozzate nel turno preliminare dal Carpi ovvero la formazione che eliminò pure il Frosinone in semifinale sbancando il Matusa in 9 uomini contro 11. Uno shock per la città bissato all’ultimo turno del campionato, quando la banda Longo ha dilapidato la promozione diretta facendosi bloccare dal Foggia per la gioia del Parma. I confronti in stagione premiano proprio i ciociari, vittoriosi per 2-1 sia al Tombolato (Ciofani e Crivello a segno) sia al nuovo "Benito Stirpe" (Ciano e ancora Ciofani). Attenzione tuttavia alla regina in trasferta della B: 11 successi e 38 punti per il 'Citta', bottino superiore addirittura all’Empoli di Andreazzoli che è invece l’unica squadra a precedere il Frosinone per punti casalinghi (48 contro 43).

Frosinone d'attacco, Bartolomei ancora super?

Equilibrio nel rendimento del girone di ritorno (34 e 35 punti), d’altronde le due avversarie hanno chiuso in ascesa la regular season: 8 gare utili per Venturato, 10 punti in 4 turni per Longo. Numeri pressoché identici pure nello score stagionale (48 e 47 reti incassate, 65 e 61 i gol segnati a favore dei gialloblù) quasi a smentire le 6 lunghezze di margine alla bandiera a scacchi. Attenzione in casa granata al centrocampista Bartolomei, decisivo contro il Bari nel turno preliminare nonché a segno 5 volte in altrettante gare da maggio. Lui come Kouamé, unico granata in doppia cifra davanti ai mediani goleador Iori e Schenetti. Dall’altra parte l’attacco del Frosinone ha collezionato 41 reti e 55 punti in dote sui 72 totali, dato che incide il 77.5% del bilancio stagionale: Ciano è il miglior marcatore, Dionisi e Ciofani la vecchia guardia mentre il jolly è Citro.

Venezia-Palermo, meglio Inzaghi o Stellone?

Debutto assoluto ai playoff per il neopromosso Venezia, circostanza inedita anche per il Palermo mai ammesso in A attraverso gli spareggi promozione. Primo accesso in categoria anche per i due allenatori: se Inzaghi vive l’annata del battesimo in B, Stellone guadagnò la massima serie alla guida del Frosinone in virtù del 2° posto nel 2015. Eccezion fatta per gli ultimi 180’ a rilento prima del tris al Perugia, i veneti hanno inanellato 5 vittorie di fila in attesa di affrontare i siciliani mai battuti dall’avvento di Stellone in panchina (4 gare utili con 2 successi esterni). Difese solide a confronto, reparti preceduti per tenuta solo dal Parma: sono 42 e 39 i gol concessi in stagione da veneti e siciliani, quasi un paradosso per due tecnici che nelle rispettive carriere da attaccanti erano votati proprio alla rete.

Fattore Penzo, Coronado decisivo?

Venezia in vantaggio negli scontri diretti in stagione: dopo lo 0-0 al Barbera a dicembre, Inzaghi si è imposto 3-0 a fine aprile con le reti di Suciu, Stulac e Andelkovic. Risale proprio a quell’incontro l’esonero di Tedino dettato da Zamparini, presidente che invocò l’arrivo di Stellone e che da proprietario del club veneto si era affacciato al grande calcio. Nient’altro che un ex come Andelkovic da una parte e Moreo dall’altra, pedine di scena al Penzo ovvero un bunker nel 2018 per i padroni di casa: 10 vittorie in 12 gare interne con solo 6 gol al passivo, decisamente un fattore sulla strada della promozione. Non è un caso che il saldo nel 2018 preferisca il Venezia rispetto ai siciliani, 38 punti contro 32 sebbene con lo stesso numero di sconfitte a testa (5). I rosanero si affidano al tandem Nestorovski-La Gumina (22 centri in due) alimentati dall’estro di Coronado, 9 reti in stagione. Veneti privi di un bomber in doppia cifra eppure esaltati dalla cooperativa del gol con 16 marcatori diversi, ennesimo vanto dei lagunari da non trascurare in chiave Serie A.