Termina in parità la sfida veneta al Bentegodi, incrocio che inaugura il ritorno in Serie B della squadra di Bisoli contro l'ambizioso Hellas targato Grosso. La sblocca Almici su punizione, pareggio biancorosso con Ravanelli. Nella ripresa l'assalto dei padroni di casa non trova il gol da tre punti
HELLAS VERONA-PADOVA 1-1
23' Almici (H), 36' Ravanelli (P)
Hellas Verona (4-3-3): Silvestri; Almici, Marrone, Caracciolo, Crescenzi; Henderson (56' Zaccagni), Colombatto, Laribi; Ragusa (56' Gustafson), Di Carmine, Matos (84' Matos). All. Grosso.
Padova (3-4-2-1): Merelli; Ravanelli, Capelli, Trevisan; Zambataro, Cappelletti, Pulzetti, Contessa; Clemenza (90' Broh), Capello (70' Belingheri); Bonazzoli (84' Guidone). All. Bisoli.
Ammoniti: Cappelletti (P), Bonazzoli (P), Almici (H), Ravanelli (P), Crescenzi (H)
93' - Basta un pallone a Pazzini per sfiorare il gol: è nuovamente Merelli a salvare il Padova
90' - Ultimo cambio per Bisoli: dentro Broh e fuori Clemenza
87' - Calcio piazzato di Almici sulla trequarti: spunta Caracciolo sul secondo palo di testa, palla alta!
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Twitter“🔴 @Lega_B #VERPAD 1-1 39' st Ancora Laribi, miracolo di Merelli che si salva in corner”84' - Cambi per Hellas e Padova: dentro Pazzini per Matos da una parte, Guidone per Bonazzoli dall'altra
84' - Merelli superlativo! Grande risposta del portiere biancorosso sul diagonale di Laribi! Palla in corner
82' - Gustafson centrale! Pallone direttamente sul destro dello svedese, troppo facile per Merelli
80' - Fuorigioco contestato a Di Carmine, posizione chilometrica che impedisce l'inserimento di Matos viceversa in gioco
76' - Fase calda del match: Crescenzi viene ammonito per un fallo su Bonazzoli
74' - Dal calcio piazzato che ne deriva s'inserisce Caracciolo, capitano gialloblù che non trova lo specchio calciando al volo
73' - Ammonito pure Ravanelli: plateale la trattenuta sul velocissimo Matos
72' - Almici si iscrive all'elenco degli ammoniti: duro l'intervento su Contessa punito dal direttore di gara
70' - Belingheri prende il posto di Capello nel Padova: biancorossi che varano un 3-5-2 più coperto
69' - Bonazzoli svetta sul tiro-cross di Contessa ma riesce solo a sfiorare il pallone sul secondo palo
65' - Momento favorevole all'Hellas a caccia del sorpasso: Verona in controllo del gioco ma lontano dall'affondo decisivo
63' - Al tiro Matos con la punta, nessun problema per Merelli
61' - Si vede Di Carmine al tiro: da rivedere l'esecuzione dell'ex Perugia che sfila innocua sul fondo
59' - Gol annullato a Bonazzoli! Ancora il ragazzo di scuola Inter è pericolosissimo, leggermente al di là della difesa di casa prima d'insaccare di testa alle spalle di Silvestri
Termina in parità la sfida tutta veneta tra Hellas Verona e Padova, pareggio inaugurale in Serie B per le due formazioni di scena al Bentegodi. Un derby tornato d’attualità a distanza di 5 anni in Serie B, categoria che rivede l’ambizioso Hellas a caccia dell’immediata scalata in A. Ecco perché la società si è regalata Fabio Grosso in panchina al posto di Pecchia, new entry come i vari Dawidowicz e Crescenzi, Balkovec ed Henderson, Laribi, Colombatto e Ragusa ma soprattutto Di Carmine prelevato dal Perugia. Un'importante campagna acquisti seguita dall’eliminazione in Coppa Italia per mano del Catania, uscita al 3° turno comune al Padova di Bisoli (ko contro il Bologna) che punta invece su elementi d’esperienza (Capelli e Della Rocca) e giovani talenti (Clemenza e Bonazzoli). A dispetto del divario tecnico tra una favorita d'obbligo e una neopromossa in categoria, i gol di Almici e Ravanelli nel primo tempo hanno archiviato l'1-1 finale.
Il racconto della partita
Match tra Hellas e Padova dai numerosi precedenti (ben 50) e dai gol a raffica con 2.66 centri di media a confronto. L’equilibrio quasi perfetto del bilancio è ribadito dal primo tempo al Bentegodi, stadio spinto dal tradizionale entusiasmo del pubblico di casa senza snaturare l’identità della squadra di Bisoli: risorti dal fallimento del 2014 con due promozioni all’attivo, i biancorossi non stravolgono il 3-4-2-1 dalla forte impronta con il passato. Difesa a quattro e tre punte invece per Grosso con Ragusa e Matos ai fianchi di Di Carmine, bomber che segnò proprio al Padova nel 2013 quando vestiva la maglia della Juve Stabia. Fraseggio paziente in avvio quello dell’Hellas che tuttavia fatica ad aprire una breccia nello scacchiere ospite: di rimessa ci provano invece i biancorossi, vedi il sinistro di Contessa al 19’ che spaventa il Bentegodi. A spezzare l’equilibrio provvede Almici, ex della sfida, che direttamente da calcio piazzato supera Merelli e sblocca la partita. Immediata la reazione della banda Bisoli: Capello costringe Silvestri alla respinta, poi ci prova anche Clemenza ribattuto dalla difesa. Ed è proprio il trequartista classe 1997, protagonista in estate nell’International Champions Cup con una magia in Juventus-Benfica, a scodellare al minuto 36 il pallone insaccato da Ravanelli. Un difensore che attaccante non è, certo è che il 21enne in prestito dal Sassuolo va a segno in acrobazia con un gol da bomber. Non si esaurisce qui la spinta del Padova nuovamente pericoloso con Clemenza, ennesimo squillo ospite che incontra la delusione del Bentegodi: Di Carmine non pervenuto, centrocampo lontano dagli automatismi cari a Grosso.
Stessi effettivi in campo dopo l’intervallo e copione che non cambia in avvio: Padova pericoloso di rimessa e nelle situazioni da palla inattiva, Hellas instabile in mediana con Henderson a farne presto le spese. È proprio lo scozzese, allenato da Grosso a Bari, a lasciare il campo per Zaccagni (staffetta anche tra Ragusa e Gustafson). Doppia novità seguita da altrettante chance per Bonazzoli, pericoloso al tiro prima del gol annullato per fuorigioco. Metabolizzate le sostituzioni, i padroni di casa prendono il controllo del match e ci provano dalla distanza con Matos e Di Carmine ma soprattutto con Caracciolo, capitano impreciso in area piccola sugli sviluppi di un calcio piazzato. Lucidità in difetto da entrambe le parti con ammonizioni a non finire nel quarto d’ora finale, tuttavia non manca l’assalto gialloblù: Gustafson spreca nel cuore dell'area, Laribi si arrende invece all’ottimo Merelli. Tardivo l’ingresso di Pazzini, impreciso ancora una volta Caracciolo da ghiotta posizione. E basta un pallone al "Pazzo" per sfiorare il 2-1 al 93’, festa negata dal solito Merelli. Insoddisfatto Grosso per l’esito finale, un punto per parte nonostante le differenze tecniche in campo.