Incredibile finale nel posticipo della 6^ giornata di Serie B, match rinviato nella serata di lunedì a causa del maltempo. Avanti 2-0 con le reti di Brugman e Mancuso, gli abruzzesi accarezzano la vetta della classifica ma incassano l'uno-due dei veneti in pieno recupero con Cisco e Cappelletti
PADOVA-PESCARA 2-2
26' Brugman (PE), 50' rig. Mancuso (PE), 90' Cisco (PA), 95' Cappelletti (PA)
Padova (3-4-1-2): Merelli; Cappelletti, Capelli, Trevisan; Contessa, Mazzocco, Mandorlini (59' Minesso), Broh; Pulzetti (46' Cisco); Clemenza (74' Capello), Bonazzoli. All. Bisoli
Pescara (4-3-3): Fiorillo; Balzano, Gravillon, Campagnaro, Del Grosso; Machin (79' Crecco), Brugman, Memushaj; Marras, Mancuso, Antonucci (65' Capone). All. Pillon
Ammoniti: Mazzocco (PA), Trevisan (PA), Brugman (PE), Capelli (PA)
Decide il primo gol in campionato di Brugman, capitano degli abruzzesi a segno al 26' con uno splendido calcio di punizione. Meglio il Pescara di Pillon nei primi 45 minuti, supremazia legittimata dal risultato e dalle chance ottenute senza trascurare il controllo del match. Padova pericoloso con Clemenza e soprattutto Pulzetti, tuttavia la costruzione degli uomini di Bisoli ha palesato più di una difficoltà: inevitabile considerare novità in casa biancorossa alla ripresa del gioco
Si tratta del primo gol in questa Serie B per Brugman, centrocampista che era invece andato a segno nel 2° turno di Coppa Italia contro il Pordenone (sfida vinta ai rigori) prima dell'eliminazione targata Chievo
Tradizionale divisa bianca per il Padova, tenuta invece arancione fluorescente da trasferta per il Pescara a caccia della vetta della Serie B. Lutto al braccio per entrambe le squadre nel ricordo del compianto Luigi Agnolin
Pochi istanti separano Padova e Pescara dal fischio d'inizio: splendido il sole che splende sull'Euganeo, quasi un paradosso rispetto al nubifragio di poche ore fa che aveva reso impraticabile il terreno di gioco
La Serie B celebra una nuova capolista, anzi no. Incredibile epilogo nel posticipo della 6^ giornata, match rinviato nella serata di lunedì a causa del maltempo che aveva reso impraticabile il terreno di gioco. Il Pescara posticipa l’incontro e pure l’appuntamento coi tre punti a causa di un finale di gara da incubo: avanti 2-0 con le reti di Brugman e Mancuso, gli uomini di Pillon sciupano la vittoria che valeva la vetta della classifica concedendo la clamorosa rimonta dei veneti apparentemente fuori dal match. Il debuttante Cisco accorcia al 90’, poi all’ultimo respiro è Cappelletti ad accendere l’Euganeo. Gli abruzzesi si confermano imbattuti ma non salgono al comando, sconfitta sconosciuta pure in casa per il Padova che raddrizza il trend con un punto nei precedenti 270 minuti. La neopromossa di Bisoli ritrova ai titoli di coda lo smalto d’inizio stagione e guasta i piani del Pescara a quota 12 in classifica, uno in meno del Verona al comando.
Brugman cecchino, supremazia Pescara
Nessuna novità nel 4-3-3 del Pescara di Pillon, formazione che ribadisce il tridente con Marras e Antonucci ai fianchi di bomber Mancuso. Qualche ritocco invece nel 3-4-1-2 di Bisoli, allenatore senza gioie dal 1 settembre eppure imbattuto all’Euganeo. Primo tempo che registra la supremazia degli abruzzesi per possesso palla, controllo del match e chance procurate: piuttosto velleitaria quella al 6’ di Mancuso dal limite dell’area, decisamente più pericolosa la seguente con la percussione frenata dall’intervento di Merelli. Tasso qualitativo a favore degli uomini di Pillon, bravi a giostrare il pallone soprattutto quando la manovra coinvolge Brugman e Antonucci. La risposta del Padova è tutta negli strappi del baby Clemenza e nel tiro vellutato di capitan Pulzetti, conclusione a giro che al 23’ sfiora il palo lontano di Fiorillo. A spezzare lo 0-0 provvede lo splendido calcio piazzato di Brugman, occasione propiziata dall’ingenuo fallo al limite dell’area di Trevisan su Mancuso: non perdona il leader tecnico del Pescara, parabola vincente che s’insacca alle spalle di Merelli. Velleitarie le offensive targate Antonucci e Clemenza, ultimi sussulti di una prima frazione che premia la squadra più in forma di questa Serie B.
Padova, pazza rimonta nel finale
Pronti-via e il Pescara spinge sull’acceleratore, intensità che produce un calcio di rigore per fallo ai danni di Gravillon dagli sviluppi di calcio d’angolo: dal dischetto non sbaglia Mancuso, 4° centro personale e raddoppio degli abruzzesi. Stavolta non manca la replica del Padova grazie al neo-entrato Cisco, 19enne in prestito dal Sassuolo e originario proprio della città veneta: bastano 8 minuti all’esordiente assoluto per sfiorare la rete, gioia negata dal palo complice la deviazione di Fiorillo. La girandola di cambi e ammonizioni non stravolge il copione del match: Mancuso non crea problemi a Merelli, Bonazzoli scarica due volte il mancino senza riuscire a riaprire il match. Una sfida apparentemente chiusa, vedi la prodezza del neoentrato Cisco che indovina il sinistro vincente dalla distanza e regala un finale ad alta tensione. Finita qui? Manco per idea: all’ultimo respiro il guizzo di Cappelletti, tacco sul destro di Capelli, vale l’insperato 2-2 che nega la leadership della Serie B al Pescara. Si salvano gli uomini di Bisoli con un pazzo finale, restano solo i rimpianti a Pillon.