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Serie B, Padalino al Foggia: "Un sogno tornare qui, la storia di questa squadra è lo stimolo più grande"

Serie B

Pasquale Padalino torna ad allenare il Foggia, squadra della sua città natale, che aveva già guidato tra il 2012 e il 2014. "Sognavo di tornare qui, non posso sbagliare: deluderei i miei concittadini. È un campionato anomalo, ma dobbiamo adattarci velocemente e recuperare quelle posizioni che ci competono".

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Dopo diversi giorni di attesa, adesso è finalmente arrivata l'ufficialità che mancava: Pasquale Padalino è stato ufficialmente presentato come nuovo allenatore del Foggia. Per Padalino si tratta di un ritorno: aveva già guidato i pugliesi in Serie D e in Lega Pro dal 2012 al 2014. Successivamente aveva lasciato la panchina a Roberto De Zerbi. Padalino (nato proprio a Foggia nel 1972) ha indossato i colori rossoneri anche da giocatore: dal 1988 al 1992, oltre alla staggione 1994/95. Padalino non siederà in panchina all’Arechi contro la Salernitana, dovendo ancora scontare una squalifica rimediata nel 2017 quando allenava il Lecce. Al momento il Foggia è terz'ultimo in Serie B con 12 punti, a -3 dalla zona salvezza.

Foggia, la promessa di Padalino: "Torneremo presto nelle posizioni che ci competono"

"Il mio sogno era quello di tornare qui, la mia emozione è un qualcosa che in questo momento faccio fatica a spiegare" ha esordito Padalino in conferenza stampa, dopo aver ringraziato il suo predecessore Gianluca Grassadonia. "Ringrazio il ds Nember, la famiglia Sannella e Fares per questa opportunità. Non posso assolutamente sbagliare: non ci rimetterei solo io, ma anche la squadra della mia città, non voglio deludere i miei concittadini". Sulla classifica negativa pesa anche la penalità di 8 punti: "Abbiamo un solo obiettivo - ha spiegato Padalino - scalare questa classifica per ritrovare il sorriso. Io credo che chi intraprende un percorso così a Foggia non può far altro che ambire al massimo anche se al momento la realtà ci dice che siamo terzultimi. Non era facile quattro anni fa e non lo è oggi. Lo stimolo principale è dato dalla storia di questa squadra e di questa città. Per la penalizzazione dobbiamo metterci una pietra sopra". Si riparte dalle certezze, come capitan Agnelli e il difensore Loiacono: " Foggia è una città esigente e qui c’è molta pressione. Io in questo momento ai ragazzi ho chiesto disponibilità. Cristian non ha bisogno di essere elogiato da me, noi dobbiamo essere fieri di avere un capitano come lui - le parole dell'allenatore - Loiacono come ogni anno, parte sempre dalla panchina e poi si ritaglia il suo spazio". Non cambierà anche il modulo di riferimento, a partire dal prossimo impegno sul campo della Salernitana: "Questa squadra ha delle certezze e avendo poco tempo a disposizione in queste ultime tre partite ravvicinate, la soluzione è quella di lasciarla così con alcuni piccoli accorgimenti e magari un po’ di serenità in più. È un campionato un po’ anomalo ma noi dobbiamo adattarci velocemente e recuperare quelle posizioni che ci competono".