La squadra di Fabio Grosso torna a vincere dopo cinque partite senza successi: Zaccagni e Gustafson ribaltano il match, inaugurato da una prodezza in rovesciata di Mora. Si ferma a nove la striscia di risultati utili consecutivi dei liguri. Il Verona sorpassa i bianconeri e si prende il quinto posto provvisorio
SPEZIA-VERONA 1-2
4' Mora (S), 25' Zaccagni (V), 61' Gustafson (V)
Il tabellino
Spezia (4-3-3): Lamanna; Vignali, Terzi, Ligi, Augello; Mora, Ricci (84' Pierini), Bartolomei (73' Crimi); Galabinov, Okereke (59' Gyasi), Bidauoi. All. Marino
Verona (4-3-3): Silvestri; Faraoni (72' Colombatto), Bianchetti, Marrone, Vitale; Gustafson, Dawidowicz, Zaccagni; Di Gaudio (66' Tupta), Di Carmine (83' Laribi), Lee. All. Grosso
Ammoniti: Zaccagni (V), Faraoni (V), Vignali (S), Tupta (V), Ricci (S)
Il Verona torna a vincere e lo fa nel giorno più importante, quello dello scontro diretto con lo Spezia. Al Picchi finisce 2-1 per la squadra di Fabio Grosso, che salva la panchina e festeggia i tre punti dopo un’astinenza durata cinque turni. Da nove, invece, Marino non subiva sconfitte. I gialloblù sorpassano i liguri e si prendono il quinto posto momentaneo in attesa del Pescara (impegnato lunedì sera alle 21 con il Crotone). Eppure, i padroni di casa partono meglio e sbloccano il match dopo soli quattro minuti con un'autentica prodezza balistica a firma Mora: il centrocampista s'inventa una rovescata-pallonetto dal limite da urlo, uno dei gol più belli della stagione nel campionato cadetto. La reazione del Verona, però, è da grande squadra: Zaccagni pareggia i conti al 25' con una rasoiata dal limite e va subito ad abbracciare Grosso. Segno che la squadra è sempre stata con lui. Nella ripresa Gustafson trova l'angolo giusto con un'altra conclusione da fuori. È il colpo da tre punti che riabilita il Verona tra le grandi del torneo.