Perugia, Cosmi: "Allenare è una cosa, allenare qui un'altra. Sono tornato a casa"

Serie B

Cosmi ritorna a Perugia 16 anni dopo l'ultima volta, tra emozione e ricordi: "Ringrazierò in eterno il presidente perchè mi ha ridato qualcosa che pensavo stesse svanendo, ho dentro quello che lui stava cercando. Quanto tempo ci metterò a incidere? Voglio andarmi a giocare la partita già a Napoli"

Sono passati vent'anni dalla prima volta di Serse Cosmi sulla panchina del Perugia, ma nelle emozioni, nelle sensazioni è come se nulla fosse cambiato. L'allenatore umbro è tornato su quella che ha sempre ritenuto la "sua" panchina. Un sentimento che ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore del Perugia: "Per me è importante essere qui, sono tornato a casa mia. Non so se sono più emozionato oggi o allora, con il passare degli anni si fa più fatica a combattere l'emozione. Ringrazio il presidente e il coraggio che ha avuto, un ringraziamento che sarà eterno perchè mi ha ridato un qualcosa che pensavo stesse svanendo. Allenare è un conto, allenare il Perugia è un altro. Un ringraziamento anche a Oddo, che è stato mio giocatore ed è un amico, mi fa partire non dall'ultimo posto come mi è capitato spesso ma dall'ottavo e questo è un fattore importante. Sono venuto qui perchè oltre a tanti bei momenti ne ho vissuto uno molto brutto, la retrocessione in Serie B a Firenze. Ho avuto altre esperienze, anche belle, ma quell'addio dopo quella sconfitta mi ha rovinato in tutti questi anni. Non voglio essere presuntuoso ma sento di avere dentro quello che il presidente stava cercando".

 

Cosmi, una volta lasciata da parte l'emozione, si è soffermato sulle novità che vorrebbe portare all'interno dello spogliatoio del Perugia: "L'approccio deve essere importante sul piano nervoso, non cambia molto subentrare o cominciare dall'inizio, anche a Luglio la prima cosa da fare è entrare nella testa dei giocatori. Il Perugia ha nel dna il far crescere giocatori e farli diventare grandi. Chi gioca qui non deve sentirsi arrivato e tutti devono essere trattati come se fossero dei debuttanti, se riesco a trasmettere questo sono convinto che i risultati arriveranno di conseguenza. Quanto tempo ci vorrà per mettere a posto la squadra? Voglio andare a Napoli e giocarmi la partita di Coppa Italia, pensate quanto sono matto (ride ndr). Stiamo valutando ogni allenamento e con la società non abbiamo ancora parlato di mercato".

 

Infine Cosmi è ritornato sulle sensazioni provate quando il telefono è squillato e il presidente Santopadre gli ha permesso di riprendersi la "sua" panchina: "Ci sono cose nella vita in cui non si può tentennare, chi lo dice è un falso. C'è un muscolo del corpo che ha scelto per me e non è stato il cervello. Nel momento in cui sono stato scelto ho provato un'emozione davvero grande".