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Berlusconi: "Ibrahimovic e Kakà al Monza? Mai dire mai"

Serie B

Il presidente del club neo-promosso in B svela: "Ibra e Kakà sono stati dei veri obiettivi, per il futuro mai dire mai...". E su un eventuale Milan-Monza in Serie A: "Il mio cuore è diviso a metà". Infine Paolo Maldini: "È difficile per un giocatore trasformarsi in qualcuno che si deve prendere cura degli altri"

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La promozione in Serie B con il Monza non fa che alimentare i sogni del suo presidente, Silvio Berlusconi, che per il futuro non si pone limiti nemmeno sul mercato: “Ibrahimovic e Kakà? Sono stati dei nostri veri obiettivi e per motivi extracalcistici abbiamo dovuto rinunciare. Ma non si sa mai…”, ha detto intervenendo in diretta telefonica su Telelombardia.

"Promozione? Anche merito mio"

“Ho vissuto con gioia la notizia della promozione - ha raccontato - Il merito è dei ragazzi in campo, dell’allenatore, di tutti i dirigenti e soprattutto di Adriano Galliani, che è sempre stato molto attivo e presente. Ma è anche merito mio, ho sempre parlato con i giocatori, facendo quello che facevo al Milan con i risultati che abbiamo ottenuto. La Serie A? Magari, ma non bisogna dirlo. Ci stiamo preparando per giocare un buon campionato di Serie B, pensiamo a 4/5 rinforzi poi staremo a vedere. Ma sono molto ottimista di poter arrivare ad una vittoria anche del campionato di Serie B”.

Milan-Monza, cuore a metà

Inevitabile che, con l’obiettivo del doppio salto di categoria, si arrivi a sognare anche uno scontro con il suo grande amore calcistico, un giorno. “Chi tiferei in Milan-Monza? Il mio cuore batte a metà per il Milan e metà per il Monza e penso che sarà così anche in quell’eventuale partita”.

Non è facile trovare un successore di Berlusconi. Io credo di aver fatto quello che si doveva fare. Sono ancora vicino al Milan e do dei suggerimenti.”, ha proseguito. “Spero che ce la facciano a portare il Milan nuovamente a vincere e vincere sempre di più. Penso che siano tante le cose che una squadra e i giocatori devono avere per arrivare ai risultati. Credo che ci potrà essere un nuovo allenatore capace. Il mio consiglio? Di preparare bene le partite, ripassando gli schemi che si fanno in allenamento e andare in campo”.

Dinastia Maldini

“Maldini? È difficile per un giocatore trasformarsi in qualcuno che si deve prendere cura degli altri. Non sempre chi è stato giocatore supera il suo individualismo, stando accanto ai giocatori. Io voglio molto bene a Paolo, ho voluto molto bene a Cesare e voglio molto bene a Daniel, che annuncia di essere un ottimo giocatore. Lui al Monza? Speriamo…”.