Spezia-Frosinone 0-1, non basta il gol di Rohden. Storica promozione dei liguri in Serie A
Serata memorabile per la squadra di Italiano, promossa per la prima volta in Serie A dopo la finale playoff. Vittoriosi 1-0 all'andata, i liguri perdono con lo stesso risultato al Picco contro il Frosinone ma festeggiano in virtù del miglior piazzamento in campionato. Palo di Beghetto in avvio, Rohden la sblocca al 61' ma non basta ai gialloblù di Nesta. Un traguardo storico per La Spezia e il club, mai così in alto e ammesso in A insieme a Benevento e Crotone
SPEZIA-FROSINONE 0-1
61' Rohden
SPEZIA (4-3-3): Scuffet; Ferrer (89' Vignali), Terzi, Erlic, Vitale; Bartolomei, M. Ricci, Maggiore (78' Mora); Nzola (88' Di Gaudio), Galabinov, Gyasi (73' Mastinu). All. Italiano
FROSINONE (3-5-2): Bardi; Brighenti (85' Paganini), Ariaudo, Krajnc; Salvi (77' Tribuzzi), Rohden, Maiello (85' Citro), Haas, Beghetto; Novakovich (67' Ardemagni), Ciano. All. Nesta
Ammoniti: Maggiore (S), Nzola (S), Maiello (F), Terzi (S), Paganini (F)
Mai così in alto nella propria storia, impresa che vale la Serie A. È il traguardo raggiunto dallo Spezia, promosso per la prima volta dopo la doppia finale playoff che viceversa spegne le ambizioni del Frosinone. Sarà la squadra di Vincenzo Italiano ad accompagnare Benevento e Crotone nella massima serie, exploit mai conosciuto in 114 anni di esistenza: se il punto più alto era stata la semifinale playoff del 2016, i liguri salutano la B dopo 8 anni di militanza e troppe delusioni agli spareggi promozione. Non è così al termine di una stagione interminabile, festa che esalta una città intera. Non basta l’1-0 al Frosinone di Nesta, risultato conquistato proprio dallo Spezia all’andata allo Stirpe e che premia la squadra di Italiano in virtù del miglior piazzamento nella regular season (terzo posto contro l’ottavo dei gialloblù).
La cronaca della gara
Italiano non cambia una virgola dell’undici vittorioso allo Stirpe a partire dal tridente, dove Galabinov è affiancato da Nzola e Gyasi. Regia affidata a Ricci, confermatissima anche la difesa da Scuffet tra i pali ai laterali Ferrer-Vitale. Pesante la squalifica di Dionisi per Nesta, che ricorre alla carta Ciano (partner di Novakovich in attacco) e ritrova Haas a centrocampo (fuori Gori). Out Paganini sulla destra, dove gioca Salvi con Beghetto sulla fascia opposta. Avvio che premia per intensità i padroni di casa, ma la prima vera chance è gialloblù: palo pieno colpito da Beghetto al 12’, squillo che alimenta la spinta degli uomini di Nesta. Novakovich pecca di precisione a differenza del solito Beghetto, destro che chiama Scuffet all’intervento coi pugni. Quasi una fotocopia la risposta del portiere bianconero su Rohden al 40’, opportunità prima dell’intervallo anche per lo Spezia: Bartolomei spara alto, imprecisi al tiro pure Galabinov e Maggiore.
Dopo l’intervallo è Gyasi a mancare il gol della sicurezza, rete divorata invece da Rohden sul cross perfetto del solito Beghetto. Lo stesso svedese, al minuto 61, si fa perdonare sfruttando il tacco di Ciano e realizzando l’1-0 dinanzi a Scuffet: un guizzo pesante ma non decisivo, perché agli uomini di Nesta serve un altro gol per ribaltare il discorso promozione. L’assalto finale è più nervoso che ragionato, impeto che non basta per negare la festa ai bianconeri al fischio finale. Lo Spezia è in Serie A, prima volta che è già storia.
Squadre in campo per il secondo tempo