
Il Monza di Berlusconi: come sarebbe una squadra di giovani italiani senza tatuaggi e orecchini. LE FOTO
Nel giorno in cui Silvio Berlusconi ha seguito dalla tribuna del Brianteo il suo "regalo di compleanno" (Monza-Triestina 1-1), abbiamo provato a immaginare come sarebbe un Monza di soli giovani italiani, che rispondano alle caratteristiche dettate dal Cavaliere: "Giocatori senza tatuaggi, con i capelli a posto, niente barba e nemmeno orecchini"

In una domenica senza Serie A, al Brianteo si gioca Monza-Triestina. Silvio Berlusconi annunciato in tribuna ad osservare la sua nuova squadra: un gruppo ancora da plasmare, perché secondo i suoi criteri il progetto porterà a una rosa di soli giovani italiani, con i capelli a posto, senza tatuaggi né orecchini. Abbiamo provato a schierare un XI che risponda a questi requisiti, ovviamente super offensivo, come è sempre piaciuto allo storico presidente del Milan

FILIPPO ROMAGNA (1997). Anche il Cagliari ha il classico bravo ragazzo in difesa: un altro tassello dell'Under 21 che ha tutte le carte in regola per entrare a far parte del progetto romantico di Berlusconi

LUCA VALZANIA (1996). Un altro degli azzurrini di cui abbiamo testimonianze dell'assenza di tatuaggi. Anche il capello è a posto

SIMONE EDERA (1997). Anche quella dell'esterno granata dal cognome rampicante sarebbe una scelta azzeccatissima

ANDREA PINAMONTI (1999). Attaccante scuola Inter, lanciato in prima squadra da Vecchi nella fase a gironi di Europa League di due anni fa. Nelle due foto lo vediamo col padre, a sinistra, e con Skriniar, a destra. Un modo per dire a Berlusconi e Galliani di essere stato "vicino a Milan"

FEDERICO CHIESA (1997). Chi più di lui incarna al momento l'esempio di talento pulito del calcio italiano?
E volendo fare scouting, gli occhi sono già puntati sul promettente fratellino...