Ghirelli: "La Serie C non è in grado di giocare, il Consiglio Federale non ci soddisfa"

Serie C - Lega Pro
©LaPresse

Il presidente della Lega Pro ha parlato a margine del Consiglio Federale: "Non siamo soddisfatti di quanto è uscito fuori. La Serie C non può giocare, non possiamo garantire con certezza le misure di sicurezza"

CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI DEL 20 MAGGIO IN DIRETTA

"Noi non siamo in grado di assicurare la certezza delle misure per salvaguardare la salute.  Quello che si sa del nuovo protocollo ci porta a dire che sarà ancora più dura per i nostri club": queste parole riassumono tutta la preoccupazione di Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, che ha rilasciato una dichiarazione dopo il Consiglio Federale che ha delineato la ripartenza della Serie C. "Devo parlare il linguaggio della verità – ha proseguito – quello che è uscito dal Consiglio Federale non mi soddisfa per nulla. Abbiamo un’evidente specificità nel campo professionistico, altrimenti non si capirebbe perché ci sono A, B ed appunto Serie C. Noi non siamo in grado di tornare a giocare, ce lo hanno detto anche i sessanta medici sociali, dovevamo fare gli ipocriti e non parlare il linguaggio della verità? Il calcio va veramente riformato nella sua cultura. Mi auguro che io abbia torto rispetto alla situazione".

Ghirelli: "Proteggo gli interessi dei club"

L’impressione è che in ogni caso non sia finita qui. "Discuterò ancora una volta con i presidenti con la stessa chiarezza con cui l’ho fatto da sempre. Poi qualcuno può andare a sollecitare scrivendo lettere per giocare i playoff" ha detto Ghirelli. Che poi si è espresso sulla possibilità di giocare playoff e playout: "Abbiamo votato alla luce del sole, né torneremo a discutere. Io non voglio sfidare nessuno, non c’è una lotta di potere, almeno per me conta solo la Serie C, i valori del calcio e al primo posto c’è’ la salute. La mia intenzione è di proteggere gli interessi di tutti i club, valgono gli interessi generali e non quelli di qualcuno".