LA FOTOGALLERY. La serie A riabbraccia uno degli attaccanti più forti di sempre. Gli esordi con il Real Madrid, l'esplosione al Mallorca, il doppio triplete con Barcellona e Inter, l'avventura all'Anzhi, l'esperienza in Premier. Ora riparte dalla Samp
Dagli esordi con il Real Madrid alle recenti esperienze in Premier: Samuel Eto'o ha segnato la storia del calcio europeo dal 2000 a oggi. Un fenomeno che torna a impreziosire la Serie A -
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Uno degli attori principali del Barcellona più forte della storia, curiosamente Eto’o ha iniziato la sua carriera nel Real Madrid, che lo scoprì in Camerun e lo portò nel proprio settore giovanile a 15 anni -
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Il Real però non crede nelle sue potenzialità: con la prima squadra gioca appena 3 gare in un anno e mezzo, vincendo dalla panchina la Coppa Intercontinentale nel 1998. Riuscite a individuarlo? -
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A gennaio del 2000 lascia il Real Madrid, che proprio al termine di quella stagione vincerà la Champions. Passa al Mallorca, e inizia a fare sul serio -
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Nel corso delle 5 stagioni al Mallorca si mette in luce come uno degli attaccanti più forti della Liga: con 54 gol in 133 partite diventa il miglior marcatore della storia del club
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Nel 2004 arriva il Barcellona: impossibile dire di no, anche perché l’occasione per vendicarsi del Real Madrid è ghiottissima -
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Resterà in blaugrana per 5 anni, vincendo tutto , giocando assieme ai più forti del mondo...
Con il Barcellona colleziona 3 titoli di Liga, 2 Champions (segnando in entrambe le finali), Coppa di Spagna e Supercoppa. Storico il “triplete” del 2009, che solo lui sarà in grado di ripetere con un’altra maglia -
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L'uomo delle Champions, si diceva. Quella del 2006, vinta 2-1 sull’Arsenal, porta la sua firma -
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Così come quella del 2009, conquistata in finale contro il Manchester United (2-0) -
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Dopo oltre 100 gol con il Barcellona, nell’estate 2009 Guardiola lo sacrifica senza problemi per arrivare a Ibrahimovic. Nasce un clamoroso scambio con l’Inter: ci guadagneranno nettamente i nerazzurri -
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È l’Inter di Mourinho, che domina in Italia ma che vuole affermarsi anche in Europa -
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In serie A Eto'o continua a fare ciò che ha sempre fatto meglio: gol -
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Nel derby, poi, incrocia Ronaldinho, ex-compagno del Barcellona passato nel frattempo al Milan -
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Ma Eto’o, con la sua esperienza in campo europeo, risulta fondamentale soprattutto in Champions. Ha un conto aperto con le inglesi, tanto che la sua rete al Chelsea di Ancelotti è un momento clou del viaggio interista verso la vittoria finale -
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Per Mourinho Eto’o si sacrifica tatticamente, lasciando che a fare i gol sia Milito e trovandosi spesso a rincorrere gli avversari in fascia. Un professionista esemplare, premiato con il secondo “triplete” consecutivo a livello personale -
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La parentesi con Benitez è ricordata dagli interisti solo per la vittoria del Mondiale per Club. Nella finale con il Mazembe non poteva mancare il graffio di Eto’o, che festeggia in questo modo curioso -
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Si pensa a una chiusura definitiva con il grande calcio, quando nel 2011 Eto’o dice sì ai milioni del ricchissimo Anzhi e si trasferisce nello sperduto Daghestan: resisterà 2 stagioni (36 gol in 73 partite), poi l’Anzhi smantella -
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Nell’agosto 2013 riabbraccia Mourinho firmando un contratto annuale con il Chelsea -
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"Riabbraccia" per modo di dire, visto che i rapporti tra i due diventano improvvisamente freddi -
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Tra le cause del deterioramento del rapporto anche un’uscita poco elegante di Mou, che commentava ironicamente la presunta età di Eto’o. ed ecco la risposta del camerunense, che esulta dopo un gol recitando la parte del vecchietto -
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Nell’agosto 2014 ancora un trasferimento: resta in Premier, indossando la maglia dell’Everton. Esordisce subentrando nel secondo tempo della partita persa contro il Chelsea, segnando dopo appena 7 minuti dal suo ingresso in campo -
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Adesso l'ultimo capitolo della sua incredibile carriera, con il ritorno in Italia, alla Sampdoria. Sicuramente lusingato da poemi come questo, dedicatogli dal presidente Ferrero -
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