Due finestre, centinaia di affari. Da quelli di gennaio, utili per aggiustare le rose, a quelli estivi, capaci di rivoluzionare intere squadre. Nel 2016 hanno cambiato maglia fior di campioni, spostando equilibri e milioni di euro. Proprio fino all'ultimo...
Si entra nel vivo a gennaio e nei mesi estivi, ma in realtà… è sempre calciomercato. Il tifoso ci pensa di continuo, i club si muovono senza sosta per anticipare le mosse della concorrenza: e così, chiusa una finestra, si pensa già agli affari della prossima. Il 2016, da gennaio a dicembre, ne ha riservati parecchi: ecco quelli che ricorderemo
LO SPECIALE CALCIOMERCATO
Il mercato del 2016 non parte esattamente con il botto, specie in Italia. Il colpo più sensazionale è forse quello dell’Inter, che durante la finestra invernale veste di nerazzurro un Eder lanciatissimo nella classifica marcatori: 12 gol con la Sampdoria fino a quel punto, ne farà appena uno nella seconda metà di campionato alla corte di Mancini (nella foto la sua unica esultanza in nerazzurro, contro l’Udinese)
Il colpo Eder ha ripercussioni anche all’estero. A volerlo a gennaio, infatti, è anche il Leicester di Ranieri, che sta vivendo la propria favola (ma ancora non immagina che il sogno diventerà veramente realtà) e che teme di perdere Vardy, tentato da un Chelsea milionario ma lontanissimo dalla vetta. Vardy sceglierà il cuore, dirà no al Chelsea e vincerà la Premier più bella; Eder invece dice sì all’Inter e chiude una stagione senza soddisfazioni. Non sapremo mai cosa sarebbe successo se…
Tra gli altri colpi di gennaio vanno ricordati sicuramente quelli della Roma: Perotti ed El Shaarawy vanno a rafforzare la rosa e, grazie a un’ottima seconda parte di campionato in giallorosso, saranno confermatissimi
La risposta dell’Inter non si fa attendere, con la nuova proprietà cinese che sborsa 25 milioni per l’astro nascente del calcio brasiliano Gabigol. Altri 45 milioni vanno allo Sporting Lisbona per Joao Mario fresco di titolo europeo con il Portogallo, 22 alla Lazio per Candreva
De Laurentiis, invece, reinveste parte del tesoretto ricavato dalla cessione di Higuain portando in Italia il polacco Milik: 32 milioni all’Ajax, sperando di trovare il degno erede del Pipita
Anche all’estero ci si dà da fare: Mourinho deve ricostruire il Manchester United e chiede alla Juventus di fare il prezzo per Pogba. Risposta: 105 milioni di euro. I Red Devils staccano l’assegno e si ricomprano a una cifra da record il francese che si erano lasciati sfuggire gratis anni prima
Nel 2014 il Chelsea l’aveva valutato 49.5 milioni al momento di cederlo al Psg. Due anni dopo David Luiz torna ai Blues che lo ricomprano “in saldo”: solo 38.5 i milioni spesi da Conte, che per quel ruolo sognava Bonucci…
Stesso sogno di Guardiola, che si deve accontentare di Stones, ovvero il difensore più pagato della storia (record strappato proprio a David Luiz). Il City lo paga 56.5 milioni di euro più 4 di bonus, cifra che riesce a oscurare il colpo Gabriel Jesus, 32 milioni al Palmeriras per il “gemellino” di Gabigol, o i 45 milioni spesi per Sanè, prelevato dallo Schalke04
Si fa pagare invece, eccome, il Leicester, per il gioiellino che ha messo in mostra nel corso di tutta la stagione da titolo. Tutti vorrebbero il motorino delle Foxes, il francese Kanté, ma solo il Chelsea sborsa i 38 milioni di euro necessari per staccarlo da Ranieri
Fanno impressione gli 80 milioni che il Bayern Monaco potrebbe versare complessivamente al Benfica per il fenomeno Renato Sanches, classe ’97 e miglior giovane di Euro2016. Parliamo al condizionale perché il club di Ancelotti ha inizialmente pagato 35 milioni e il resto si sommerà con il raggiungimento degli ormai celebri “bonus”
26 milioni per tornare a casa: tre stagioni senza incidere al Bayern Monaco e in estate la decisione di Mario Goetze di tornare al Borussia Dortmund. Nel 2013 i bavaresi avevano pagato tutti i 37 milioni della clausola rescissoria, per assicurarselo
C’è poi il richiamo dell’Oriente, con il calcio cinese in particolare capace di assicurare cifre folli ai giocatori pur di ottenere visibilità. Il nostro Graziano Pellè, al termine dell’Europeo, dice sì allo Shandong Luneng. Stipendio di 38 milioni in due anni e mezzo
L’ultimo che non ha saputo resistere alle sirene cinesi è Tevez: per lui si parla addirittura di un biennale da 38 milioni netti a stagione. Ha appena detto sì allo Shanghai Shenhua, lasciando il suo amato Boca: sul gong, il mercato dell’anno 2016 piazza un colpo storico -
Isole e jet, ecco cosa può comprare Paperone Tevez