Mourinho: "Inter o Real Madrid? Un grandissimo onore. Benfica? Nessun contatto, non tornerò in Portogallo"

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Lo Special One torna a parlare dopo l'esonero dallo United: "Inter o Real? Un grandissimo onore perché tornare vuol dire che ho lasciato un ricordo positivo". Poi smentisce l'ipotesi Benfica: "Non c'è stato nessun contatto con il presidente. Non tornerò a lavorare in Portogallo". Fino al 31 gennaio tutte le sere su Sky Sport Football e Sky Sport 24 "Calciomercato l'Originale", con Bonan, Di Marzio e Fayna

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L'ipotesi ha scatenato la fantasia e la gioia dei tifosi del Benfica, ma alla fine il sogno Mourinho sembra destinato a restare solo una suggestiva voce di mercato. Il portoghese, infatti, a meno di clamorosi ribaltoni non tornerà ad allenare le Aquile, club che ha già guidato per circa tre mesi nella stagione 2000-01 - dopo Heynckes - prima delle dimissioni a causa del cambio di presidenza. Il numero uno della società, Luís Filipe Vieira, aveva alimentato le speranze dei fans nei giorni scorsi, parlando di disponibilità a prenderlo "anche domattina", sottolineando che "i soldi non sono un problema", con tanto di possibile incontro ipotizzato dai quotidiani portoghesi. Lo Special One, dal suo canto, ha da poco terminato la sua avventura al Manchester United e non ha ancora chiarito se ha voglia di ripartire subito o fermarsi per un po'. Qualcosa sul suo futuro, però, l'ha rivelata, affermando con certezza che non allenerà il Benfica: "Nel corso della mia carriera non ho mai confermato o negato possibili colloqui perché è un gioco che non mi piace. Non amo alimentare certe notizie e credo che il miglior modo per rispettare un grande club come il Benfica sia dire che non sono stato contattato - ha spiegato il 55enne di Setubal a Correio da Manha TV -. In caso contrario, loro sarebbero stati i primi a conoscere la mia decisione. Per chiarire ulteriore questo argomento, posso dire che oggi non ho intenzione di tornare a lavorare in Portogallo. In questo momento bisogna solo supportare Bruno Lage (attuale allenatore del club di Lisbona) e pensare con tranquillità al futuro. Quando non lavoro preferisco che non si parli di me, quindi ribadisco che non rappresento un’opzione per il Benfica. Oggi sto bene così”. Sirene portoghesi spente, dunque. Farà lo stesso con quelle del Real? "È un grandissimo onore perché quando si torna da giocatore o allenatore in un club vuol dire che hai lasciato un ricordo positivo - ha aggiunto a proposito di un suo possibile ritorno ai Blancos o all'Inter -. "Adesso ho diritto alla mia calma. Farò autocritica e l'analisi di tutto ciò che ha vissuto negli ultimi anni, con la tranquillità che mi permetta di pensare con calma prepararmi al prossimo passo".