Calciomercato Real Madrid, spesi 300 milioni in due settimane! (Già) battuta l'estate 2009

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Mancano due mesi abbondanti alla fine del mercato, e (nemmeno) a metà giugno i Blancos hanno già toccato i 300 milioni. Battuto anche il record del Real del 2009, quando a Madrid arrivarono Cristiano Ronaldo e Kakà

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LA PRESENTAZIONE DI JOVIC. FOTO - UFFICIALE MENDY DAL LIONE

Non sono passate neanche due settimane dalla fine della stagione sportiva e il Real ha già polverizzato il record personale di spesa sul mercato, quello che resisteva dalla magica estate del 2009 dei colpi di Ronaldo e Kakà. Trecento milioni, 303 per la precisione. Cinque acquisti arrivati uno dopo l'altro (solo Rodrygo e Militão erano già certi da tempo) e con ancora due mesi abbondanti di trattative. Una cifra pazzesca con cui i Blancos vogliono cancellare la scorsa, deludente, stagione, segnata dalla precoce eliminazione in Champions (agli ottavi contro l'Ajax) e dall'uscita di scena da Liga e Coppa del Re per mano del Barcellona. Il ritorno di Zidane e la ferma volontà di Perez di tornare immediatamente a vincere avevano già fatto presagire a un mercato faraonico, così come sta effettivamente succedendo.

Trecento milioni in due settimane

Il primo colpo, come detto, è stato il brasiliano classe 2001 Rodrygo, dal Santos. Un accordo già raggiunto nella scorsa estate ma concretizzato in via ufficiale soltanto in questo 2019, per ben 45 milioni di euro. Ferland Mendy è invece il più recente, e il quarto in ordine di esborso. Terzino sinistro dal Lione da ben 48 milioni di euro, e uomo che ha alzato l'asticella sopra i trecento. Dunque un altro difensore, ma centrale, quell'Eder Militão dal Porto già ufficializzato per 50 milioni lo scorso 14 marzo. Fino ai più recenti: per Luka Jovic 60 i milioni spesi, mentre per Eden Hazard ben cento. Molto di più di quanto investito nel lontano 2009 quando il Real inaugurò la stagione delle spese folli coi 254 milioni totali spesi per Cristiano Ronaldo (96), Kakà (65), Benzema (35), Xabi Alonso (30) e Albiol (18). Più Negredo, Arbeloa e Granero (per 13 milioni totali). Quella fu una sessione faraonica, che nell'immediato portò a una stagione flop da zero titoli (quella 2009-10 con Pellegrini in panchina), ma in prospettiva (vedi CR7 e Benzema) alle quattro Champions (la Decima con la firma anche di Xabi Alonso) in cinque anni. L'obiettivo che Perez sogna, di nuovo, coi suoi nuovi gioielli.