Milan, Rafael Leao: "Il mio idolo è Kakà, qui per segnare e fare assist"

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Prima intervista 'rossonera' per il portoghese, preso dal Lille per 30 milioni: "Sono fiero di essere arrivato nel club di Kakà, quando sceglievo il Milan alla Play giocavo sempre con lui e altri campioni come Rui Costa. Sono veloce, punto l'uomo e mi piace fare assist, spero di aiutare Piatek"

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Un talento per il Milan. Esterno offensivo, 8 reti con il Lille nell'ultima stagione, classe '99. Rafael Leão è arrivato in rossonero per 30 milioni più bonus, e nella sua prima intervista a Milan Tv si è presentato così: "Sono veloce, mi piace puntare l'uomo, amo fare assist ma anche segnare, spero di aiutare Piatek a farlo". Leão è un tipo determinato. Si è fatto aggregare alla squadra per l'amichevole con lo United - in programma sabato a Cardiff - rinunciando a tornare a casa. Vuole subito mettersi in mostra. 

"Vi spiego perché esulto così"

"Ho iniziato a festeggiare così, mimando il gesto della telefonata con le mani, ai tempi dello Sporting Lisbona. Era il mio modo di esultare con mio padre nelle partite in cui lui non era allo stadio. Era come se lo chiamassi per dirgli 'guarda papà,  ho segnato ancora". Continua Leão, che da ragazzino sceglieva sempre il Milan alla play: "È una squadra molto forte che ha vinto diverse volte la Champions. Nel club hanno giocato tanti giocatori forti, non li ho mai visti dal vivo ma ho guardato dei video di Maldini, Rui Costa, Kakà, Seedorf. Sono tutti grandi nomi che hanno fatto la storia del calcio. È molto bello essere qui”.

"Mi ispiro a Kakà, spero di aiutare Piatek"

L'idolo rossonero è solo uno: "Kakà era un fuoriclasse. I giocatori brasiliani hanno sempre un talento speciale. E Kakà ha fatto la storia del Milan. Ha vinto il Pallone d’Oro nel 2007 e sono orgoglioso di essere arrivato nel club dove lui ha giocato in passato”. Caratteristiche tecniche e ruolo, idee molto chiare: "Sono veloce, mi piace puntare l’uomo e fare assist, ma anche segnare. Non sono individualista, gioco per la squadra e provo sempre ad aiutare i miei compagni. Sono venuto qui per dare il massimo. Se sono arrivato al Milan è grazie al lavoro che ho fatto, devo dimostrare il mio valore in campo. Sento di essere arrivato in un grande club e che i miei compagni mi aiuteranno. Sono qui per dare il massimo”. 

Capitolo Piatek, il numero 9 rossonero: "Quando giochi con due attaccanti hai più possibilità. Uno rimane un po' più fermo, l’altro ha più libertà di svariare. Sono venuto qui per aiutare la squadra a prescindere dal ruolo, vorrei che il Milan raggiungesse i suoi obiettivi. È chiaro che Piatek è un ottimo attaccante, aveva fatto vedere tutto il suo valore già ai tempi del Genoa. Dopo il suo arrivo al Milan ha segnato comunque molti gol. Spero di aiutarlo con tanti assist. Più gol farà lui, meglio andrà la squadra”.

André Silva convocato per l'amichevole con lo United

Sabato il Milan giocherà un test contro il Manchester United nello stadio di Cardiff. Tra i convocati, oltre ai nuovi tra cui Leão, c'è André Silva. L'attaccante vestirà il numero 27, ma non rientra nei piani tecnici dei rossoneri. Il suo trasferimento al Monaco è sfumato all'ultimo, la sua cessione era una delle chiavi per arrivare ad Angel Correa, esterno d'attacco dell'Atletico Madrid classe '95. Tuttavia, nonostante la chisura della trattativa tra il Monaco e il portoghese, il Milan sta cercando di chiudere comunque per l'argentino. 

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