Real Madrid, Perez: "Per Pogba e Mbappé ci abbiamo provato, ma non ce li vendono"

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(Getty)

Tempo di bilanci e autocritica nella riunione con i soci per il presidente del Real Madrid Florentino Perez: "Pogba era la nostra prima scelta, lo United non ha voluto cederlo. Discorso simile per Mbappé. Ma ci riproveremo". E su Lewandowski rivela: "Abbiamo provato più volte a portarlo a Madrid"

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Hazard, Jovic, Mendy, Eder Militao e Rodrygo. L'estate del Real Madrid ha portato cinque rinforzi nella squadra allenata da Zinedine Zidane, ma nei piani della dirigenza dei blancos ci sarebbe stato spazio per almeno due colpi in più. Lo ha spiegato il presidente Florentino Perez al termine della consueta riunione con i soci, soffermandosi su due nomi cercati negli ultimi anni dai blancos. Entrambi francesi, entrambi talentuosi e costosi: Paul Pogba e Kylian Mbappé.

"Pogba e Mbappé ci piacciono, ma non ce li vendono"

Il numero uno delle merengues si è soffermato sul centrocampista del Manchester United e sull'attaccante del PSG, cercati con decisione in entrata: Perez ha ammesso di aver provato a regalarli entrambi al Real Madrid 2019/2020, ma senza risultati. "Pogba era la nostra prima scelta, il Manchester United non ha voluto cederlo" le sue parole sul centrocampista ex Juventus. Discorso simile a quello legato a Mbappé: “Si tratta di un giocatore fortissimo, che ci piace molto, ma se un club decide di non cedere un giocatore non possiamo fare nulla". E quando un socio gli ha chiesto di un rinforzo francese da acquistare, Perez ha replicato: "È chiaro che ci piace un francese e tenteremo nuovamente di prenderlo, però al momento non li vendono". Porte chiuse, almeno l momento. Così come successo per un altro obiettivo cercato dal Real negli ultimi anni: "Abbiamo provato a portare Lewandowski a Madrid più di una volta ma non è stato possibile”.

"Le cessioni? Abbiamo mandato via chi doveva giocare"

Perez ha spiegato di non essere stanco ("Andrò avanti finché sentirò l'appoggio dei tifosi") e ha parlato anche delle cessioni operate dal Real. Su tutte, quella di Marcos Llorente che non è stata gradita dai soci, secondo i quali l'addio del centrocampista in direzione Atletico Madrid avrebbe privato la rosa di un vero e proprio sostituto di Casemiro. “Zidane gli ha detto che aveva bisogno di giocare, ecco perchè l'abbiamo ceduto" è stata la versione del presidente dei blancos. Le uscite hanno portato in cassa circa 150 milioni di euro, ma lo stesso Perez ha ammesso di aver cercato di concludere altre cessioni (Bale, James Rodriguez e Mariano Diaz i nomi più gettonati). Alcuni addii sono stati anche determinati dall'ambiente: "Se i nostri giocatori sapessero che saranno applauditi più di quanto saranno fischiati, non avrebbero paura di provare delle giocate e sicuramente vinceremmo di più. E alcuni non vorrebbero andarsene – ha concluso Perez – dobbiamo essere autocritici, l'anno scorso è andata male. Ma abbiamo vinto anche quattro Chiampions League negli ultimi sei anni, non dobbiamo dimenticarlo”.