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La storia: Bruno Fernandes, dal Novara al Manchester United

Calciomercato

Alessandro Acton

Dalla Primavera del Novara alla Premier League: l’esordio tra i professionisti di Bruno Fernandes, arrivato in Piemonte ancora minorenne e in otto anni arrivato a valere 2000 volte tanto

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Da 40mila euro a 80 milioni. Per ottenere il prodotto occorre moltiplicare il primo fattore per 2mila. Un percorso a tappe, tutte cruciali, anche se c’è sempre un momento, in ogni storia, in cui qualcosa si mette in moto. Quella di Bruno Fernandes decolla grazie a un osservatore spagnolo, Javier Ribalta, a Novara ai tempi della serie A prima di passare all’area scouting della Juventus.

La distinta del Boavista, la partita che consentì a Borghetti di visionare il giovane Fernandes

 

È il 2012 ed è lui a consigliare al ds Giaretta e a Mauro Borghetti, responsabile del settore giovanile, un ragazzo 17enne del Boavista, l’unica società portoghese in grado di vincere un titolo al di fuori della triade Porto-Benfica-Sporting, ma caduta in disgrazia in quegli anni. Giusto il tempo per vederlo all’opera grazie a un viaggio lampo in Portogallo e Borghetti si convince, anche se 40mila euro per un ragazzo del settore giovanile non sono uno scherzo.

Mauro Borghetti è ancora oggi il responsabile del settore giovanile del Novara

 

Bruno arriva in ritiro che è ancora minorenne, compirà 18 anni l’8 settembre, e si stabilisce nel convitto di Novarello, l’attrezzatissimo centro sportivo del Novara, a una decina di chilometri dalla città, circondato da risaie, aironi e ibis sacri. La ragazza ce l’ha già, è a Oporto, l’ha conosciuta a scuola. Primo spoiler: la sposerà e nascerà Matilde, a Genova, qualche anno dopo, ai tempi della Samp. 

La camera 111 del convitto di Novarello, una quadrupla che condivideva con i compagni

 

A Novarello divide una stanza dell’albergo, inizialmente la 111, con altri tre compagni e, quando non ci si allena, si passa il tempo tra il ping pong e interminabili sessioni alla Playstation. Un po’ come in collegio, con l’aggiunta non da poco della console, comunque sempre in compagnia, il modo migliore per imparare in fretta, l’italiano. Cosa che farà in poche settimane. È Il calcio, però, il primo pensiero: il punto di riferimento non Cristiano Ronaldo, ma Joao Moutinho, che, secondo spoiler, troverà come avversario nel suo esordio in Premier contro il Wolverhampton. Già la Premier, il suo sogno, da sempre.

La distinta del suo esordio in Primavera. C’è anche Vicari, futuro titolare della Spal in serie A

 

L’allenatore della Primavera è Giacomo “Jack” Gattuso, che da subito capisce cosa ha per le mani. Prima amichevole, contro una squadra di Eccellenza: Bruno prende palla, scarta mezza squadra e mette il pallone in porta con la suola. Seguirà l’esordio in casa nel campionato Primavera contro la Samp, sua futura destinazione: pronti, via, tunnel e assist per l’1-0. Borghetti e Gattuso sono già ampiamente convinti, ma il ragazzo punta già la serie B, i professionisti. 

Giacomo “Jack” Gattuso, allenatore della Primavera del Novara ai tempi di Fernandes, ora alla Berretti

 

Il Novara è reduce da una retrocessione dopo la storica annata in A: alla guida della squadra c’è Attilio Tesser, l’uomo del doppio salto dalla C, alla fine però di quel ciclo esaltante. È legato ai senatori che hanno reso possibile il miracolo di due anni prima e Bruno Fernandes non viene mai preso in considerazione. A novembre è crisi nera, Tesser viene esonerato e la squadra temporaneamente affidata a Giacomo Gattuso, proprio il suo allenatore della Primavera che, per prima cosa, lo aggrega alla prima squadra e lo fa esordire contro il Cittadella

 

Il momento del suo debutto lo ricordano tutti a Novara: il pubblico sta fischiando la squadra, i giocatori tremano all’idea di ritrovarsi il pallone tra i piedi, Bruno Fernandes entra, si avvicina a Lisuzzo, il Sindaco, l’uomo carismatico del gruppo, si fa dare il pallone sui piedi, scarta tre giocatori e scaglia un missile che colpisce la traversa. Quello che in pochi già sapevano, in dieci secondi diventa chiaro a tutti, dai nuovi compagni al pubblico. Quel ragazzo ha qualcosa in più.

Lo dimostrerà nel semestre successivo, la rimonta fino al raggiungimento dei playoff sotto Aglietti, con 4 gol suoi. Ma Bruno, a questo punto, guarda già avanti: è già pronto per il secondo salto, in serie A, all’Udinese. Ed è solo la seconda di cinque tappe, prima di Samp e ritorno in Portogallo, allo Sporting. Ma qui ci siamo occupati solo della prima, quella del meccanismo che si aziona, quella dei 40mila euro. Che nel frattempo sono diventati, in pochi mesi, due milioni e mezzo.