Roma, il futuro si chiama Zaniolo: il trequartista corre verso il recupero

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Paolo Assogna

Il trequartista giallorosso sta lavorando duramente a casa in questo periodo di clausura forzata leata al coronavirus: minimo 2 ore e mezza al giorno su una bicicletta professionale fatta arrivare dalla Roma. Che non vede l'ora di riabbracciarlo e di affidargli il futuro

Due ore e mezzo di lavoro intenso al giorno, bike professionale fatta recapitare dalla società, pesi e videoconferenza con preparatori e fisioterapisti. Il mondo di Zaniolo è questo, a due mesi e più dall’infortunio all’Olimpico con la Juventus che gli causò la rottura del legamento crociato del ginocchio destro. L’azione che portò all’infortunio rappresenta peraltro il manifesto delle caratteristiche del calciatore bravo a riaccendere l’entusiasmo dell’ambiente romanista. Lo strappo a spaccare in due la squadra avversaria, il fisico possente a proteggere il pallone e la tecnica a eludere l’intervento dei difensori.

 

Fonseca gli aveva dato fiducia spazio e maglia da titolare dopo una prima fase di conoscenza e i risultati erano stati ottimi 24 le presenze tra Serie A ed Europa League con 6 gol e due assist. La Roma lo aspetta, gente come Zaniolo non nasce tutti i giorni: la volontà è quella di costruire la squadra del futuro su lui e Pellegrini. La società gli ha riconosciuto un importante adeguamento economico e lo accompagna quotidianamente in questo primo momento difficile della carriera. Il recupero ha preso i ritmi giusti, all’inizio il ragazzo aveva voglia di spaccare il mondo ma chi gli sta intorno gli ha saggiamente consigliato di non stare a pensare troppo ai tempi record per il rientro. Il tono muscolare è buono, la determinazione eccellente, col nuovo campionato la Roma ritroverà il suo campione pronto a riprendersi il tempo perduto.