Chelsea, Pedro: "Il mio futuro? Ora conta fermare il coronavirus"

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L’attaccante del Chelsea ha discusso del suo contratto in scadenza: "Ora non è la cosa più importante a cui pensare, bisogna fermare la diffusione del virus. Non sappiamo nemmeno quando torneremo ad allenarci"

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Pochi mesi alla scadenza del suo contratto, eppure Pedro non riesce a pensare al suo futuro. La priorità in questo momento è arginare la diffusione del coronavirus, che sta mettendo in ginocchio tutto il mondo. "Il mio contratto sta per scadere, ma adesso non è la cosa più importante né tantomeno mi sono fermato a pensarci. Ora conta mostrare solidarietà, qualsiasi cosa accada relativamente al mio futuro succederà, ma ora non è importante. Non sappiamo nemmeno quando torneremo ad allenarci. Siamo stati in quarantena perché Hudson-Odoi è risultato positivo al coronavirus, ora sta bene e siamo molto felici per lui" ha detto lo spagnolo nell’intervista concessa all’emittente Cadena SER. Il giocatore del Chelsea ha dato un aiuto concreto, finanziando l’acquisto di tremila barriere protettive per limitare la diffusione del virus all’interno degli ospedali: "Non ci sono molti materiali e tutto ciò che può essere d'aiuto è ben accetto. Gli ospedali ci hanno detto che sono una buona risorsa per loro e abbiamo voluto contribuire col nostro granello di sabbia".

Isolato a Londra

"Sono molto dispiaciuto per ciò che sta accadendo e per le notizie che arrivano dalla Spagna. Da qui vorrei ancora una volta ringraziare tutto il personale sanitario, le forze dell'ordine e le persone che lavorano nei supermercati per tutto ciò che stanno facendo. Con la speranza che possiamo fermare il virus" ha proseguito Pedro. Che poi ha rivolto un pensiero alla famiglia in Spagna: "Ho parlato con Jordi Alba e altri, tutti nelle stesse condizioni, che vivono questa situazione con incertezza. Non ho potuto nemmeno viaggiare per vedere i miei figli".