Il trequartista armeno ha parlato del suo futuro: "Non saprei cosa dire adesso, perché è tutto fermo e non si sa nemmeno quando torneremo a giocare. Nel calcio cambia tutto velocemente"
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Il diffondersi dell’epidemia ha distolto inevitabilmente molte attenzioni dal calcio. Il pensiero più importante, in questo momento, è uscire nel migliore dei modi da questo periodo complicato. Un pensiero ribadito anche da Henrikh Mkhitaryan, nell’intervista rilasciata al Times: "Non saprei cosa dire sul mio futuro, perché ora è tutto fermo, non si sa nemmeno quando torneremo a giocare. In questo sport cambia tutto velocemente, non si sa mai cosa riservi il futuro. Di certo, con Paulo Fonseca mi trovo meglio rispetto all’Arsenal, dove mi veniva chiesto un altro tipo di gioco. Alla Roma il gioco è più propositivo e vicino alle mie caratteristiche". Il trequartista armeno è arrivato in prestito secco la scorsa estate dai Gunners e il suo contratto con gli inglesi scadrà nel 2021. Il club giallorosso, intanto, si sta distinguendo con una serie di iniziative benefiche: "Sono molto orgoglioso dell’impegno che sta mettendo la società, aiuta ospedali e i nostri tifosi si stanno unendo alla raccolta fondi: è meraviglioso".
Stagione sospesa
Il campionato si è interrotto con la Roma in un momento positivo, i giocatori ora sono tenuti a rispettare dei programmi di allenamento da svolgere in casa. "Peccato essersi fermati quando eravamo in forma. L’importante ora è tenersi allenati e fare tutto ciò che ci ha chiesto il club. Io sto cercando di fare tutto, ma non è facile perché lo spazio è limitato. Mi sto soffermando sugli esercizi per la condizione, perché è più importante essere pronti da un punto di vista fisico che tecnico" ha concluso Mkhitaryan.