Milan-Ibrahimovic avanti insieme? C'è fiducia. Futuro Donnarumma e Calhanoglu: le news
CalciomercatoScaduta l'opzione per il prolungamento di Ibra, ma le parti trattano e lo svedese è disposto a restare: si ragiona su un ingaggio da 6 milioni netti, c'è fiducia. Il Milan lavora anche ai rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu
Ci sono ancora due partite di campionato da giocare, poi il Milan potrà concentrarsi definitivamente sul futuro. Che sarà ancora con Stefano Pioli, che nel post lockdown si è conquistato la riconferma a suon di risultati e ottime prestazioni. La squadra sembra girare a meraviglia nelle ultime settimane, ecco perché la società rossonera ragiona sui rinnovi di alcuni dei pilastri della rosa attuale. Tra questi c'è Zlatan Ibrahimovic, arrivato a gennaio e con il contratto in scadenza. Il Milan aveva un'opzione per il rinnovo scaduta però a maggio, la società sta ora avendo dei colloqui con lo svedese per trovare un'intesa per prolungare il rapporto. Ibra ha fatto capire a Maldini e Massara di essere disposto a restare, il club sa che trovare un altro giocatore così è impossibile e che, eventualmente, per sostituirlo servirebbero tanti soldi in più. Si cercherà quindi un punto d'incontro a cifre non esagerate: l'opzione iniziale per il rinnovo prevedeva un ingaggio sui 6 milioni netti a stagione, la nuova bozza d'intensa potrebbe essere impostata proprio su questa cifra. Dal Milan filtra comunque grande fiducia riguardo l'esito della trattativa.
Il futuro di Donnarumma e Calhanoglu
Nel 2021 è fissata la scadenza dei contratti di Gigio Donnarumma e Hakan Calhanoglu, due tra i protagonisti dell'ultima gara contro l'Atalanta e, più in generale, dei mesi post lockdown. Si lavora al rinnovo del portiere classe 1999, che potrebbe essere avvantaggiato dalla permanenza di Pioli in rossonero. Presto ci sarà un incontro con il suo agente Mino Raiola: c'è fiducia, ma con cautela. C'è invece già stato un contatto con Stipic, nuovo agente di Calhanoglu. La volontà del giocatore turco è quella di rimanere e le cifre non sono eccessive. Si va dunque verso un'intesa, che probabilmente prevederà anche l'inserimento di una clausola di uscita.