L'ex difensore centrale dei Red Devils: "Nessuno conosceva Cristiano Ronaldo quando lo abbiamo comprato, tranne che in Portogallo. In questo la storia di Diallo è molto simile. Vedendolo in campo e sentendo come parlano di lui, dico che può diventare uno dei migliori al mondo"
La cessione di Amad Diallo al Manchester United ha rappresentato l'ennesimo capolavoro di mercato dell'Atalanta: il 18enne ivoriano è passato negli scorsi giorni ai Red Devils dopo che il suo acquisto era stato formalizzato a inizio ottobre per 25 milioni di parte fissa più 15 milioni di bonus. Ad Amad sono bastati 24 minuti totali in Serie A, con un gol segnato in un 7-1 all'Udinese, per conquistare il pass per l'Inghilterra. A Manchester ci sono parecchie aspettative nei suoi confronti e a confermarlo sono le parole di Rio Ferdinand, ex difensore e capitano dello United: "L'idea della società è di essersi assicurati una gemma preziosa. Non voglio mettergli pressione nominando Cristiano Ronaldo, ma nessuno conosceva Cristiano quando lo abbiamo comprato, tranne gli addetti ai lavori e i tifosi in Portogallo - ricorda Ferdinand nel suo podcast Presents FIVE - in questo la storia di Diallo è molto simile". Quasi un investitura: "Vedendolo in campo e sentendo come parlano di lui, può diventare uno dei migliori al mondo se decide di lavorare seriamente".
"Diallo può imporsi a livello mondiale"
Idea di chi in carriera ha vinto sei edizioni della Premier League, altrettanti Community Shield, una Coppa d'Inghilterra, una Champions League e la coppa del mondo per club nel 2008. Il pensiero di Ferdinand conferma le attese che a Manchester ripongono su Diallo, che l'Atalanta avrebbe voluto trattenere fino a giugno prima di arrendersi alla volontà dello United di accelerare i tempi del trasferimento. "Se lo vedete giocare o parlate con chi l’ha comprato, potenzialmente parliamo di un calciatore che può imporsi su scala mondiale - aggiunge Ferdinand - in certe giocate ricorda Cristiano. Sta a lui allenarsi duramente giorno dopo giorno". Un paragone impegnativo, a cui l'ex Atalanta dovrà provare a rispondere nel tempo e sul campo, alzando l'asticella giorno dopo giorno. Solskjaer lo aspetta e lo ha spiegato anche accogliendolo a Manchester: "È importante che gli diamo del tempo per ambientarsi" aveva spiegato l'allenatore norvegese. Il giovane ivoriano ha firmato un contratto fino a giugno 2025 con l’opzione di prolungamento per un’altra stagione. Il tempo è dalla sua parte.