Inter, il ritorno di Cordaz dopo 16 anni: "Sono orgoglioso, è un tuffo nel passato"
CalciomercatoIl portiere torna in nerazzurro dove ha iniziato la sua carriera nel 1999. Dalla vittoria del scudetto Primavera e del Viareggio con Pandev e Martins, fino all'esordio in prima squadra nel 2003 contro la Juventus. "Quando mi hanno chiamato per tornare all'Inter è stato un tuffo nel passato" ha ammesso Cordaz
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Il ritorno, lì dove tutto è iniziato. La storia di Alex Cordaz con l'Inter è tra le migliori fotografie possibile della famosa strofa di "Amici Mai" di Venditti. "Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano". E all'ombra del Meazza è tornato il portiere di Vittorio Veneto, secondo rinforzo dell'Inter per la stagione 2021-2022. Cordaz ha salutato Crotone dopo sei anni: impossibile rifiutare l'offerta dell'Inter, con quella telefonata del direttore Piero Ausilio che ha proposto il ritorno in nerazzurro e aperto l'album dei ricordi. Era il 1999 quando Cordaz, non ancora maggiorenne, si trasferì dalla Reggiana all'Inter. Un rinforzo per il settore giovanile, all'epoca diretto da Beppe Baresi. Cordaz, nella stagione 2001-2002, fece la doppietta con la formazione Primavera, vincendo il torneo di Viareggio (2-1 in finale contro il Torino di Fabio Quagliarella) e lo scudetto. Trofei che mancavano nella bacheca dei nerazzurri rispettivamente da sedici e tredici anni. Una squadra allenata da Corrado Verdelli, il libero di riserva dell'Inter dei record di Trapattoni, e che in rosa aveva nomi di spicco quali Goran Pandev e Obafemi Martins.
L'esordio in prima squadra
Oltre alle vittorie con la Primavera, un'altra data resta indimenticabile per Cordaz nei suoi ricordi in nerazzurro. Si tratta del 4 febbraio 2003, giorno dell'esordio con la prima squadra. Una prima volta in un match tutt'altro che banale: la semifinale di Coppa Italia contro la Juventus. È il 63° minuto quando Toldo viene espulso: Zaccheroni, allora, decide di far entrare Cordaz al posto di Recoba. Finì 2-2, così come nel match di ritorno dove la Juventus riuscì a prevalere ai calci di rigore. Era l'Inter di Toldo, Cannavaro, Zanetti, Stankovic, Recoba, Adriano e Vieri.
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Il lungo giro d'Italia
L'esordio al Delle Alpi di Torino fu il primo passo nella carriera di Cordaz che proseguì lontano da Milano. Per il portiere, nel 2005, iniziò un valzer di prestiti con Spezia, Acireale e Pizzighettone. Poi la cessione a titolo definitivo al Treviso, nel 2007, che chiuse la prima esperienza all'Inter. Adesso il Cordaz 2.0 può iniziare: "È una grandissima soddisfazione, sono molto orgoglioso e spero di dare il mio contributo - ha raccontato il portiere a Inter Tv - Quando mi hanno chiamato per tornare all'Inter è stato un tuffo nel passato. È stato tutto strano, ho realizzato solo dopo qualche giorno e mi ha dato grande orgoglio e grande gioia. Mi aspetto di dare una grossa mano alla squadra e a tutta l’Inter".