Lazio, Lotito: "Sarri ha grande passione, rinnoverà per altri due anni"

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L'annuncio del presidente biancoceleste: "Sarri trasmette grande passione e, a chi dice che è in bilico, dico che ho dato mandato ai miei dirigenti di rinnovare il contratto per altri due anni". Poi parla alla squadra: "La Lazio è cresciuta molto e ora ha credibilità, bisogna essere orgogliosi di stare qui e dimostrarlo. Per rispetto a Sarri non ho ancora fatto invasione di campo, ma ci metto poco a tornare il Lotito di un tempo"

È iniziata non senza difficoltà l'esperienza di Maurizio Sarri alla Lazio, attualmente al nono posto in classifica in Serie A e reduce dalla sconfitta in casa del Sassuolo. La società biancoceleste, però, vuole aprire un ciclo con l'ex allenatore del Napoli, dandogli il tempo di applicare le sue idee in questa nuova s quadra, magari anche contando su qualche innesto nelle prossime sessioni di mercato. A confermarlo è stato Claudio Lotito, durante la cena di fine anno al St. Regis hotel di Roma: "Sarri diceva che molti parlano con l'io e non con il voi, io vorrei che in una famiglia fosse riconosciuto a ognuno il proprio ruolo, con diritti e doveri. Voi esistete perché qualcuno vi rende visibili sul piano del rispetto e della considerazione, ma qualcuno questo lo dimentica. Ho incontrato una persona come Sarri che può fare la differenza nel mondo del calcio, è uno che vive di passioni autentiche. Se qualcuno pensa che sia precario lo dico subito: ho dato incarico ai dirigenti di rinnovare subito il mandato di altri due anni. Per far capire che qui ci sono le regole che devono essere rispettate da tutti", le parole del presidente.

"La famiglia Lazio è cresciuta molto, ora a una credibilità"

Poi aggiunge: "Sono il presidente di questa grande famiglia che è cresciuta molto dal punto di vista organizzativo e nella credibilità. L’altro giorno pensavo ai giocatori che hanno militato dal 2004 al 2006 ed hanno fatto la storia della Lazio perché nei momenti di grande difficoltà si sono rimboccati le maniche, hanno sofferto e ottenuto dei risultati che proporzionati a quelli che facciamo ora sono altro che la Champions League. Ci sono tante persone qui che militano e lavorano nella Lazio da prima della mia gestione. Ricordano come era organizzata e le difficoltà, la mancanza del pagamento degli stipendi. Un centro distrutto dove non c’era nulla, senza un ristorante e con le panche di legno. Oggi faccio una riflessione alla luce di certi  comportamenti e atteggiamenti. Alcune persone non hanno colto l’importanza di far parte di una grande famiglia che ha una storia di oltre 100 anni e ognuno ha un ruolo, in cui ci si deve identificare e dare il massimo", prosegue Lotito. 

Sarri Lazio

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"Per rispetto di Sarri non ho fatto invasione di campo"

Infine il presidente parla alla squadra: "Se volete solo i soldi non è questo l’ambiente giusto. Noi vi vogliamo rendere felici di fare calcio. Dovete fare in maniera di essere orgogliosi di appartenere a questa famiglia, noi siamo la Lazio e questo tutti lo dimenticano. Però ne godete i benefici di esserlo, sulla puntualità degli stipendi, sull’organizzazione. L'erba del vicino è sempre più verde poi mi chiamano e chiedono di poter tornare. Da noi non ci sono cavalli di ritorno, se non meritate quest’ambiente è giusto che non ci stiate. Io punto su Sarri perché sono convinto che attraverso il suo comportamento di coerenza e determinazione si possono ottenere ottimi risultati, il tempo mi darà ragione. Gli uomini si devono rendere conto di essere fortunati di fare parte di questa famiglia. Fino ad adesso sono stato troppo buono per rispetto di Sarri nel non fare invasione di campo. Non costringetemi a fare il Lotito di un tempo perché lo so fare molto bene. Voglio a tutti i costi portare avanti la crescita del sistema e del club. Non consentirò a nessuno di distruggere il mio operato. Sono diciotto anni che ricopro la carica di presidente, nessuno deve insegnarmi nulla. Ho preso una società con 550 milioni di debiti, non abbiamo mai fatto altarini di bilancio. Ho preso una squadra dall'Eccellenza e l'ho portata in Serie A, unico caso in Italia. Nessuno mi deve insegnare niente. Sono io che posso insegnarvi ad essere uomini che è la cosa più importante. L'ho dimostrato nella vita e pretendo che lo facciate anche voi", conclude.

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