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Commisso sul rinnovo di Vlahovic: "Grande grazie alla Fiorentina, sia riconoscente"

FIORENTINA

Nel corso di una lunga intervista al Financial Times il presidente viola ha parlato del rinnovo dell'attaccante: "La Fiorentina ha permesso a Dusan di arrivare a questo punto e lui dovrebbe essere riconoscente qualunque cosa accada". Sugli obiettivi: "Ho investito 340 milioni e voglio portare il club al livello delle 20 migliori squadre d'Europa. Ma si può fare solo con i ricavi dello stadio"

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Dagli obiettivi da perseguire dopo gli ingenti investimenti iniziali alle difficoltà incontrate a causa di intoppi burocratici, fino ad alcuni retroscena sul rapporto terminato soltanto dopo poche settimane, la scorsa estate, con Gennaro Gattuso. Poi, inevitabilmente, un punto sulla situazione legata al futuro di Dusan Vlahovic, che continua a tenere banco in casa Fiorentina. Tanti gli argomenti affrontati dal presidente Rocco Commisso, che ha rilasciato una lunga intervista al Financial Times. Partendo dall'attualità, idee chiare sulla questione del rinnovo del capocannoniere della Serie A, negoziazione interrotta a causa delle commissioni multimilionarie richieste dagli agenti del giocatore. "Ci sono delle valutazioni in corso - le parole di Commisso -, ma Vlahovic è cresciuto qui e, qualunque cosa accada, dovrebbe essere riconoscente al club che gli ha permesso di arrivare dov'è ora".

"Ho speso 340 milioni, voglio portare la mia Fiorentina al top"

Commisso ha poi posto l'attenzione sulle cifre investite da quando è diventato proprietario della Fiorentina: "Io sono un animale diverso e spero di essere rispettato. Ci sono tantissime situazioni burocratiche che mi fanno letteralmente impazzire. Tutto ciò che ho fatto nel poco tempo che ho avuto a disposizione da quando sono alla Fiorentina è stato un successo - ha aggiunto il presidente viola -, ma quello che mi sconvolge è che sembra che non ci sia un apprezzamento. Io non sono uno stupido americano: quando sono arrivato ho immesso nelle casse del club 80 milioni di euro per coprire le perdite, poi, con la pandemia che devastava le finanze, ho speso altri 90 milioni per costruire il nuovo centro sportivo. Considerando la spesa iniziale, fin qui ho investito ben 340 milioni. Io voglio rendere la Fiorentina autosufficiente, garantendo delle entrate che permettano di investire in giocatori sempre più forti e di competere con le migliori squadre italiane ed europee". Poi una stoccata dopo che il progetto per un nuovo stadio è stato bloccato: "Per competere con le prime 20 squadre d'Europa dobbiamo raggiungere gli stessi livelli di entrate. E a questo ci possiamo arrivare soltanto grazie ai ricavi dello stadio".

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"Ecco cosa è successo con Gattuso"

Infine uno sguardo indietro e un ritorno alla separazione-lampo con Gennaro Gattuso, scelto come nuovo allenatore della Fiorentina da Commisso la scorsa estate prima che il rapporto si interrompesse soltanto 23 giorni dopo l'annuncio ufficiale. "Starò attento - ha precisato Commisso dopo che l'addetto stampa del club viola aveva riferito al giornalista del Financial Times di un accordo di riservatezza sulla questione -, ma Gattuso ha chiesto di comprare certi giocatori (rappresentati dal suo stesso agente Jorge Mendes) ad un determinato prezzo. Questo non è il mio stile e non è la mia storia, non permetto a nessuno di approfittarsi di me". Secondo quanto riferisce inoltre il noto quotidiano finanziario britannico, una fonte vicina alla Gestifute, l'agenzia di Jorge Mendes, ha negato questa versione dei fatti definendola "irreale" e "irrispettosa".