Pastorello: "Lukaku un problema, ma risolveremo. Arthur-Juve? Non ha senso continuare"

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L'agente di Romelu Lukaku a Repubblica: "La trattativa con l'Inter è solo tanto rumore. La situazione di Romelu è un problema, ma risolvibile". Su Arthur: "A gennaio stavamo per andare via. È una questione tattica, Allegri preferisce un altro tipo di mediani. Non è nell'interesse di nessuno continuare così"

"Su Lukaku tanto rumore per nulla. Ha nel cuore il club e i tifosi, ma non possiamo ipotizzare trattative: il Chelsea ha definito la cessione del club, non conosciamo gli interlocutori, figuriamoci se possiamo ipotizzare discorsi con Inter o Milan. Bisogna aspettare". A parlare è Federico Pastorello, agente tra i tanti di Romelu Lukaku, in una lunga intervista a Repubblica.  15 gol stagionali, di cui 8 in Premier League, ma giocando poco rispetto a ciò che si aspettava: "Nessuno poteva aspettarsi una situazione così. Non discuto le scelte tecniche, ma è ovvio che c'è stato un problema. I numeri però vanno pesati: è il miglior marcatore della squadra, con un minutaggio basso rispetto ai compagni. Per ora è concentrato sul difendere un posto in Champions e la finale di FA Cup. Poi vedremo". Pastorello ha poi parlato anche del rapporto tra Arthur e la Juventus: “A gennaio siamo stati vicini ad andar via, all'Arsenal. È un giocatore troppo importante per essere emarginato, deve anche pensare al discorso della Nazionale. Era stato preso per giocare un calcio diverso, con Sarri avrebbe fatto il Jorginho, Allegri invece vuole due mediani strutturati fisicamente- spiega Pastorello - I due si stimano, ma è una questione tattica e io non entro nelle scelte tecniche. Ma non è nell'interesse di nessuno continuare in questa situazione”.

"Meret sarà un top. Per Acerbi la situazione è difficile"

In Serie A c'è un'altra situazione da risolvere: quella che riguarda Alex Meret, relegato a secondo portiere nell'attuale campionato. "Sono certo che Alex sarà uno dei primi 4-5 portieri al mondo. È stato incredibilmente penalizzato dal dualismo con Ospina, ha pagato questa situazione. Anche Donnarumma vive una situazione simile, per loro la continuità è troppo importante – spiega Pastorello - Finora con Alex non abbiamo accettato il rinnovo perché vogliamo chiarezza: l'accordo di massima col Napoli c'è, il problema è che o decidono di puntare su Meret o cercheremo questa sicurezza altrove. Anche l'errore con l'Empoli, se avesse giocato sempre, non sarebbe successo". Pastorello ha poi fatto anche il punto della situazione su Francesco Acerbi, spiegando che "La situazione è difficile da sostenere già da tempo. Era un pilastro, ora vengono toccati aspetti della vita personale in modo ingiusto, è un professionista esemplare, che cura tantissimo se stesso, l'alimentazione, per essere sempre al top. A fine stagione ci confronteremo col club: lavorare in questa situazione può essere complicato".

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"Sarà il mercato degli attaccanti: Haaland, Mbappè ma non solo"

Pastorello si è poi soffermato su che tipo di calciomercato bisogna aspettarsi, essendo anche il primo post pandemia: "Saranno gli attaccanti a movimentare il mercato, non c'è solo Haaland. L'anno scorso tanti club cercavano un numero 9 e non sono riusciti a prenderlo. Non è un segreto: ne cercano Barcellona, Atletico Madrid, uno lo prenderà il Real. Se dovesse prendere Mbappé, anche il Psg cercherebbe una punta - ha dichiarato Pastorello - Il Milan, vista l’età dei suoi attaccanti, credo cerchi un centravanti. L'Inter dovrà capire che fare: ha due grandi attaccanti, ma uno ha una certa età, l'altro sembra interessare il mercato. Il Bayern può perdere Lewandowski, il Tottenham Kane”. A proposito di Tottenham, l’agente ha parlato infine anche di Antonio Conte: "Lui è ossessionato dalla vittoria. Questo lo ha reso tra i più vincenti in circolazione, ha l'abilità di cambiare la mentalità di una squadra, ma è ovvio che in Premier non vinci solo con questo. A volte Antonio appare un allenatore difficile: ma se fossi un ds non vorrei uno che mi fa vivere bene ma che mi fa vincere. L'ho sentito molto soddisfatto della squadra, lo segue: credo che al 60-70% resterà”.

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