Bremer Juve, la presentazione: "Juve la scelta giusta per me"

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Il nuovo difensore bianconero si presenta: "Alla Juve per vincere. I tifosi del Torino mi hanno criticato, ma è il mio lavoro: ho fatto la scelta giusta perché volevo crescere. Ho parlato con Chiellini: mi ha detto che potevo prendere la sua maglia numero 3"

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La Juventus lo ha fortemente voluto per sostituire il partente De Ligt, strappandolo alla concorrenza dell'Inter grazie a un'offerta da 41 milioni di euro più 8 di bonus. Così Gleison Bremer, difensore brasiliano ex Torino, è diventato un nuovo giocatore bianconero: a distanza di qualche settimana dal suo approdo ufficiale alla Juventus, il centrale 25enne si è presentato in conferenza stampa.   

"Dal Toro alla Juve? E' il mio lavoro..."

"Prima di tutto voglio ringraziare il Torino, squadra con la quale sono cresciuto. Il primo impatto con la Juve è stato molto positivo. La Juventus è una squadra che vuole sempre vincere e per me va benissimo: l'anno scorso non c'ero ma vogliamo cambiare tutto. Ho parlato con il mister, abbiamo la stessa mentalità, vogliamo sempre vincere, sono un ragazzo ambizioso. I tifosi del Toro che ci sono rimasti male? Faccio loro questa domanda: e se i vostri figli volessero puntare a qualcosa di meglio? Direste loro di no? Ho fatto una buona scelta".


E ancora: "Sappiamo come sono i tifosi, ma questo è il mio lavoro. Mai detto che non sarei venuto alla Juve: è una squadra top che vuole vincere. Da due anni volevo già cambiare squadra e raggiungere questo livello, sono molto critico con me stesso e alla Juve devo essere all'altezza perché qui si vuole vincere sempre. L'ultima amichevole con l'Atletico non è stata bella, siamo arrabbiati, ma i tre punti contano da lunedì e siamo concentrati sul Sassuolo".

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La 3 di Chiellini

"Avevo già parlato con Chiellini che mi ha detto di non farmi condizionare e di prendere pure la sua maglia numero 3. Se mi sento tra i top europei? Lo sono in Italia, ma so che devo dimostrare ancora tanto, imparando a giocare bene nella difesa a 4. Le grandi squadre giocano a 4 e voglio migliorarmi: non sarà facile ma mi dovrò adattare".


"Bonucci? E' il capitano e mi ha accolto bene: parlo spesso con lui per migliorare. La scintilla per migliorare così tanto? Ho avuto allenatori bravi, prima Mazzarri e poi Juric con cui ho fatto il salto di qualità, ma la cosa principale è stata la testa, la mia mentalità".

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Tra Mondiale e Champions

Sul sogno di indossare la maglia della Seleçao: "La Juve ha giocatori brasiliani e questo mi aiuterà a raggiungere la nazionale. Non è facile, ho fatto una grande stagione l'anno scorso ma non sono stato convocato. Non sarà facile ma ho aumentato il mio livello. La Champions? E' il sogno di ogni giocatore ed essere alla Juve impone non solo di partecipare ma di cercare di arrivare sempre in alto"

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