Inter, Skriniar verso la permanenza fino a giugno: il Psg non rilancia

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Da Parigi nessun rilancio dopo la prima offerta: il difensore resta a Milano fino a giugno, poi dal primo luglio diventerà un giocatore del Psg, con cui ha già firmato un contratto preliminare

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Nessun rilancio dal Psg per Milan Skriniar nell’ultimo giorno di mercato con la conseguenza che a questo punto il difensore resterà all’Inter fino a giugno. Queste le ultime notizie, a poche ore dalla chiusura del calciomercato, sulla vicenda del capitano nerazzurro, che ha deciso di non rinnovare con l’Inter e che ha già firmato un contratto preliminare con il club parigino valido dal primo luglio. Il Psg aveva provato ad anticipare l’arrivo di Skriniar di sei mei, offrendo circa 10 milioni all’Inter, che però per far partire il difensore adesso ne chiedeva almeno il doppio. Nessuna partenza anticipata dello slovacco e non sono attesi dunque altri colpi di scena, a poche ore dalla chiusura della sessione invernale e il mercato dell’Inter a questo punto può considerarsi chiuso: nelle ultime ore si era parlato di un interesse del club nerazzurro per Demiral dell’Atalanta, difensore turco individuato come sostituto dello slovacco. Che invece resterà ancora a Milano fino al termine della stagione.

Marotta: "Rispettiamo la scelta di Skriniar"

"Skriniar ha fatto una scelta che rientra nei suoi diritti e noi abbiamo il dovere di rispettarla. Siamo certi che dall'alto della sua professionalità e serietà che ha sempre dimostrato, saprà dimostrare con i fatti, in questi mesi che mancano al termine della stagione, di essere all'altezza del ruolo e di militare con la maglia che sta indossando". Così l'Ad dell'Inter Giuseppe Marotta ha commentato, prima della sfida contro l’Atalanta di Coppa Italia, la vicenda Skriniar, con il difensore slovacco che a fine stagione si trasferirà a parametro zero al Psg. "Non è giusto addentrarmi più di tanto. Il mondo del calcio subisce evoluzione e cambiamenti frequenti, ormai non si possono più immaginare le bandiere per i club. È normale che i giocatori frequentemente cambino maglia, dobbiamo abituarci, è lontano dal calcio romantico e di sentimenti. Non lo gradiamo noi e nemmeno i tifosi, ma abbiamo a che fare con professionisti", ha concluso Marotta.