I campioni d'Italia in carica hanno scelto il post-Spalletti. Si riparte da Rudi Garcia che ha già allenato in Italia, alla Roma, e può dare continuità di sistema di gioco agli azzurri. Campionati vinti, ottimi risultati nelle coppe europee e la gestione di tanti big: ecco nel dettaglio la carriera del francese
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- Rudi Garcia è il nuovo allenatore del Napoli. L'annuncio a sorpresa è arrivato da parte del presidente De Laurentiis che ha ammesso di aver conosciuto meglio il tecnico francese negli ultimi dieci giorni
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- Garcia, che ha firmato un biennale con opzione per il terzo anno, raccoglie la pesante eredità di Luciano Spalletti che ha lasciato gli azzurri dopo la vittoria dello scudetto;
- Corsi e ricorsi storici visto che a gennaio 2016 Spalletti venne scelto dalla Roma dopo l'esonero di Garcia. Stavolta si ripete il copione, ma a parti inverse
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- Classe 1964, Rudi Garcia inizia la sua carriera in panchina tra i dilettanti nel Corbeil-Essonnes nel 1994. Prima come calciatore-allenatore, poi concentrandosi solo sulla guida tecnica;
- Grazie a Robert Nouzaret, Garcia approda al Saint Etienne dove ricopre il ruolo di assistente e match analyst. Nell'inverno 2001, dopo le dimissioni di Toshack, Garcia viene promosso alla guida della squadra, affiancato da Jean-Guy Wallamme nelle vesti di giocatore-allenatore.
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- Dopo le esperienze con Digione e Le Mans, Garcia ha la grande chance nel 2008 quando passa al Lille. Con Les Dogues inizia una lunga scesa che porta alla storica doppietta nella stagione 2010-2011: prima la vittoria della Coppa di Francia, poi la Ligue 1 che il Lille non conquistava da 57 anni
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- La data che segna l'arrivo in Italia di Rudi Garcia è il 12 giugno 2013, quando la Roma ufficializza l'accordo biennale con l'allenatore francese. "Siamo convinti che sia la scelta giusta per la Roma" disse l'allora AD Italo Zanzi. "Sono in contatto con la Roma da due anni - spiegò l'allenatore - La Roma è un club che deve vincere, sono contento di essere qui proprio perchè c'è questa voglia.
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- La prima stagione è la migliore per Garcia. La Roma inizia il campionato con una serie di dieci vittorie consecutive, perdendo la prima partita solo alla diciottesima giornata contro la Juventus.
- La Roma registrò quell'anno il record di punti in una singola stagione (84), ma chiuse al secondo posto in classifica alle spalle dei bianconeri di Antonio Conte
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- Garcia raggiunse quota 50 vittorie in Serie A dopo 84 match disputati. Meglio di lui nella storia sono riusciti a fare soltanto Marcello Lippi (impiegò 81 partite) e José Mourinho (dopo 77 incontri)
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- Gli anni in Italia di Rudi Garcia sono segnati anche dalle citazioni.
- "Chi contesta la Roma non è tifoso della Roma, al massimo della Lazio" disse il francese nel primo giorno di Riscone di Brunico dopo un vivace battibecco tra Osvaldo e alcuni tifosi;
- "Un derby non si gioca, si vince" aggiunse alla vigilia del primo derby contro la Lazio, poi vinto e passato alla storia per la celebre frase "Abbiamo rimesso la chiesa al centro del villaggio"
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- Nel gennaio 2016 si consuma il suo addio alla Roma, esonerato come detto per far posto a Spalletti, e circa dieci mesi dopo decide di tornare in Francia, firmando con il Marsiglia.
- L'anno successivo, il 2017/18, riesce a portare la squadra fino alla finale di Europa League, poi persa contro l'Atletico Madrid
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- Dopo l'esperienza con l'OM (terminata nel 2019), Garcia inizia a stagione in corso anche l'avventura con il Lione che alla fine durerà quasi due anni.
- Qui il suo cammino si ferma in semifinale e non all'ultimo atto, ma della Champions - inedita perché caratterizzata dalla pandemia di coronavirus -, eliminato dal Bayern dopo aver fatto fuori il City di Guardiola
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- La scorsa estate il mister francese sceglie di accettare la corte dei sauditi e volare all'Al-Nassr per allenare giocatori di fama internazionale e campioni locali
- Dopo 18 vittorie in 26 partite, però, la società lo ha esonerato
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- A Napoli andrà a guidare i campioni in carica, ma anche lui ha già vinto campionati in carriera e allenatore grandissimi campioni. Dall'ultimo Cristiano Ronaldo a Francesco Totti, senza dimenticare un giovane Hazard e altri esperti come Keita e De Rossi. Sotto la sua gestione c'è stata la crescita di Gervinho e altri talenti come Payet
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- L'esperienza nel vincere campionati e allenare giocatori di livello internazionale oltre agli ottimi risultati raggiunti nelle coppe europee hanno convinto De Laurentiis a puntare su di lui
- Ma dietro la scelta c'è anche la voglia di dar continuità al 4-3-3 che ha segnato lo scudetto. Un modulo che ha caratterizzato anche la carriera del francese, con ali veloci pronte a rifornire di palloni l'attaccante centrale: questo Napoli sembra fatto per lui