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Mancini ct dell'Arabia Saudita: è ufficiale, firma fino al 2027

l'annuncio

L'ex ct della Nazionale azzurra è diventato ufficialmente la nuova guida dell'Arabia Saudia, come annunciato con un video dai profili social della federazione araba. "E' ora di fare la storia anche qui", le sue prime parole. Domani, lunedì 28 agosto, sarà a Riad per firmare il contratto fino al 2027. Nello staff ci dovrebbero essere molti dei suoi fedelissimi, probabilmente anche Lele Oriali

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Dopo la separazione non senza pomemiche dall'Italia comincia una nuova avventura per Roberto Mancini: come era oramai certo da giorni, infatti, l'ex ct azzurro è stato annunciato ufficialmente come la nuova guida tecnica dell'Arabia Saudita con un video apparso sui canali social della federazione. "Ho fatto la storia in Europa, è arrivato il momento di farla anche in Arabia Saudita", le parole dell'allenatore nel video che lo stesso Mancini ha pubblicato sul proprio profilo Instagram in un post nel quale ha rilasciato le sue prime dichiarazioni ufficiali: "In questi giorni ho ricevuto una manifestazione di piena fiducia sulla mia persona e di apprezzamento del lavoro svolto in questi anni dalla Saudi Arabia Football Federation che mi ha scelto per il prestigioso incarico di Head Coach della National Team, e che ringrazio nella persona del Presidente Yasser Al Misehal. Sono entusiasta di aver accettato questo nuovo progetto che si fonda sulla condivisione della visione strategica di crescita del settore calcistico e in particolare del mondo dei giovani a cui tengo da sempre. Questo incarico è un riconoscimento del valore attribuito al calcio Italiano e anche in questa esperienza porterò con orgoglio la nostra italianità nel mondo".

 

Domani, lunedì 28 agosto, Mancini sarà a Riad per firmare il contratto fino al 2027 e potrebbe già essere presentato. Nello staff dovrebbero esserci molti dei suoi uomini più fidati già avuti nell'esperienza in azzurro, anche se tutti devono ancora firmare (Salsano, Lombardo, Battara, Scanavino, Donatelli e Gagliardi), probabilmente anche Gabriele Oriali. Match analyst sarà Simone Contran.

Contratto fino al 2027, esordio con Costa Rica

Come detto l'ormai ex ct azzurro firmerà un contratto di quattro anni, fino al 2027. L'esordio sarà a Newcastle, in un'amichevole contro Costa Rica in programma l'8 settembre. Sempre al St. James's Park, stadio dei Magpies di proprietà del fondo saudita Pif, guiderà i "Green Falcons" il 12 settembre contro la Corea del Sud. A novembre si inizierà poi a fare sul serio con le qualificazioni al Mondiale 2026. L'Arabia Saudita dovrà vedersela nel girone con Giordania, Tagikistan e una tra Cambogia e Pakistan. Ma il primo obiettivo sarà la Coppa d'Asia, in programma dal 12 gennaio al 10 febbraio 2024. L'Arabia è stata sorteggiata nel gruppo F con Thailandia, Kirghizistan e Oman.

I motivi dell'addio all'Italia e il botta e risposta con Gravina

Mancini aveva spiegato sulle pagine de La Repubblica i motivi che lo avevano portato alle dimissioni da ct azzurro. "Ho cercato più volte di parlare con Gravina. Gli ho spiegato che in questi mesi mi doveva dare tranquillità, lui non l’ha fatto e io mi sono dimesso. Era da un po’ di tempo che lui pensava cose opposte alle mie". Una decisione su cui, come ha ammesso l'ex allenatore di Inter e Manchester City, ha pesato la riorganizzazione in seno allo staff tecnico della Nazionale: "Si è mai visto un presidente federale che cambia lo staff di un ct? Gravina è da un anno che voleva rivoluzionarlo, io gli ho fatto capire che non poteva, che al massimo poteva inserire un paio di figure in più, ma che non poteva privarmi di un gruppo di lavoro che funzionava e che ha vinto l’Europeo. Semmai sono io che potevo sostituire un membro dello staff...", aveva puntualizzato nell'intervista a Enrico Currò. Tra le motivazioni anche la clausola di esonero in caso di mancata qualificazione a Euro 2024 prevista all'interno del suo contratto e che l'ex ct della Nazionale avrebbe voluto fosse eliminata: "Avrebbe potuto essere un segnale. Lo avevo chiesto per lavorare tranquillo in questi mesi". Dichiarazioni a cui Gravina, che nel frattempo ha ingaggiato Spalletti al suo posto, ha risposto così: "Sono state parole sconfortanti, inappropriate e offensive nei miei confronti - ha detto il presidente della Figc al Corriere della Sera -. Ci sono rimasto male, avevamo un rapporto di amicizia e professionalità, non ho mai fatto invasioni di campo, non ho mai chiesto la formazione. Non mi meritavo parole così. Solo Evani era uscito. Recentemente gli avevamo rinforzato il gruppo con Barzagli e Gagliardi indicati da lui".