Quando aveva 10 anni ha chiesto aiuto ai suoi fratelli per diventare un calciatore professionista, dopo aver raggiunto il suo obiettivo non si è dimenticato da dov'è partito e ogni anno organizza eventi per i giovani della sua città. Chi è Manu Koné, centrocampista box-to-box per il quale il Napoli ha fatto un tentativo
All'anagrafe è Emmanuel Kouadio Koné, ma quasi nessuno lo chiama così. Per tutti è "Manu", nome che porta per intero anche sulla sua maglia numero 17 del Borussia Mönchengladbach. Da qualche anno ha iniziato a far parlare di sé e non è un caso che il Napoli abbia fatto un tentativo per portarlo in Italia, provando a battere la concorrenza della Juventus e dell'Atletico Madrid.
Il profilo di Koné
Francese ma con origini ivoriane, Koné è nato a Villeneuve-la-Garrenne (paese di 25mila abitanti a pochi chilometri da Parigi) nel maggio 2001. Alexandre e Thérèse, i suoi genitori, e i suoi 5 fratelli hanno svolto un ruolo chiave per la sua carriera. Il calcio, però, sembrava essere già scritto nel suo destino. Il balcone dei Koné, infatti, si affacciava proprio sullo Stade de France, impianto più grande della Francia e stadio di casa della nazionale. "Mi implorava di portarlo a giocare in strada, portava sempre con sé il pallone", dichiarò la sorella Vanessa in un'intervista.
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Gli esordi in un campo da calcio
Fare della sua passione il suo lavoro è sempre stata la sua più grande ambizione, fin dall'età di 10 anni. "Iniziò a giocare in una squadra di quartiere a Villeneuve-la-Garenne, l'AVGFC. Dopo un po' ci chiamò, ci disse che voleva diventare un calciatore e che dovevamo aiutarlo", hanno raccontato i fratelli maggiori Stéphane ed Hermann a "Ladepeche". E proprio in quegli anni Koné comincia a inseguire il suo sogno. Dopo essersi iscritto al college "Georges Rouault", che aveva una sezione di studi sportivi, inizia a giocare per il Paris FC. "Si alzava tutti i giorni alle 5:45 per prendere lo scuolabus, poi nel pomeriggio si allenava per la squadra della sua scuola - spiega Vanessa. Terminate le lezioni andava ad allenarsi con il PFC, tornava a casa alle 21:30 per mangiare, fare i compiti e dormire".
L'INF Clairefontaine di Henry, Mbappé e Maignan
Giornate infinite, con sacrifici che hanno dato i loro frutti. A 13 anni Manu Koné, seguendo le orme di Henry, Maignan e Mbappé, entra a far parte dell'INF (Institut National du Football) Clairefontaine, prestigiosa accademia nazionale specializzata nell'accrescimento e nell'allenamento di promettenti calciatori francesi. Dopo due anni ad alti livelli si fa notare dal Tolosa, che lo seguiva sin dai tempi del Paris FC. Con i viola debutta in Ligue 1 e, dopo la retrocessione del club, si mette in mostra grazie a un grande campionato di Ligue 2. Il 'Gladbach decide di portarlo in Germania per poco meno di 10 milioni e diventa fin da subito uno dei punti cardine della squadra bianconera con la quale ha già collezionato 70 presenze in poco più di due stagioni. Nel mentre inizia essere convocato anche dalla Francia, anche se l'esordio con la Nazionale maggiore non è ancora arrivato.
L'iniziativa "MK Cup"
Nonostante la lontananza fisica, il cordone ombelicale che lega Manu Koné a Villeneuve-la-Garrenne non si è mai spezzato. Il centrocampista, infatti, nel maggio 2022 ha dato vita alla prima edizione della MK Cup. Definirlo un semplice torneo di calcio sarebbe riduttivo, visto che nell'evento erano previsti anche concerti, tornei di videogiochi, giochi gonfiabili per i più piccoli, una "tombola gigante" e addirittura un barbiere (ovviamente gratuito) per tutti coloro che volessero fare un taglio. E, come se non bastasse, il premio per i primi classificati al torneo di calcio era un viaggio a 'Gladbach con volo, hotel e biglietto per la partita pagato. Un'iniziativa lodevole, ripetuta anche nel 2023, che ha avuto un grandissimo riscontro.
"Questo torneo è motivo di grande orgoglio - ha dichiarato Koné - Voglio dimostrare ai giovani l'interesse che ho mantenuto per questa città. Mi piace far sorridere i ragazzi, non c'è niente di meglio". E magari, qualora dovesse esserci la MK Cup 2024, i prossimi vincitori del torneo di calcio potrebbero vincere un viaggio per l'Italia. Come detto, il Napoli ha fatto un tentativo ma sarebbe un'operazione più per il prossimo giugno che per gennaio, ma anche in quel caso c'è da battere la concorrenza di Juve e Atletico. E, soprattutto, vanno capite le reali intenzioni del ragazzo.