Juventus, Tiago Djaló si presenta: "Mi ispiro a Thuram, qui grande opportunità"

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Il nuovo difensore bianconero in conferenza tra la sua condizione fisica ("mi sento bene") e le aspettative: "Penso di poter imparare molto, vogliamo vincere e abbiamo le qualità per farlo. Mi ispiro a Thuram. Tomori? Siamo un po' diversi". Poi il primo legame con Danilo, Weah e le parole sugli ex compagni Leao e Osimhen

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Thuram (padre) come modello, Weah (figlio) come amico e ora compagno di squadra, le sue aspettative e il recupero dal problema al ginocchio: Tiago Djalò si presenta in bianconero. Firma fino al 2028, arriva dal Lille per 3,5 milioni più bonus e parla subito in italiano, merito di sei mesi a Milano con la Primavera del Milan, tappa intermedia tra gli inizi allo Sporting e il passaggio in Francia al Lille: "Sono molto contento, la Juve è una squadra molto forte, di qualità, abbiamo un grande allenatore - sono state le sue prime parole ufficiali da giocatore della Juve -. Penso di poter imparare molto con lui, mi ha dato subito fiducia e mi piace come gioca la Juve anche se, sicuramente, c'è qualcosa di diverso rispetto al campionato francese".

"Mi ispiro a Thuram". Sullo scudetto…

Oltre cento presenze nel Lille, ma nessuna nel 2023-24, complice il recupero dalla rottura del legamento crociato che lo ha messo ko nel marzo del 2023. "Come sto? il ginocchio lo sento bene e sono pronto a dare tutto. Sono a disposizione, ma deciderà l'allenatore se potrò già essere convocato. Posso giocare in mezzo, a sinistra o a destra, sono a piena disposizione". Con un modello su tutti: "Mi ispiro a Lilian Thuram, anche lui da giocatore si spostava da destra a sinistra al centro". Federico Giunti, suo ex allenatore nei sei mesi al Milan, invece, lo aveva accostato a Tomori, "ma penso siamo un po' diversi", dice Djaló, che non manca di rispondere a domande sulla corsa scudetto contro l'Inter (anche) del figlio di Lilian, Marcus: "Questo campionato è sicuramente difficile, ma noi vogliamo vincere e abbiamo le qualità per farlo. Io vicino all'Inter sul mercato? La Juve mi ha dato una grande opportunità, penso di aver fatto bene a firmare in bianconero".

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Da Osimhen a Leao, quante conoscenze

Poi i tanti nuovi compagni e futuri avversari che già conosceva. Con un altro grande figlio d'arte come Timothy Weah aveva già condiviso 66 partite nel Lille: "Ci siamo sentiti, mi ha parlato bene della Juve". Dodici invece le gare in comune con Osimhen ("sono pronto a sfidare chiunque"), esattamente come Rafa Leao: "Lo conosco dai tempi dello Sporting. Sarà bello giocarci contro, mi ha detto che è contento per me". E ancora: "In questo primi giorni ho parlato tanto con Danilo, anche perché parliamo la stessa lingua e abbiamo avuto tanti compagni in comune. Idem con Alex Sandro, mi hanno fatto capire cosa serve per giocare qui". infine la scelta del numero: "Al Lille giocavo col 3, ma qui era occupato, allora ho raddoppiato e ho fatto 33".