Chi è Filip Kostic: carriera, statistiche, identikit e curiosità
Classe 1992, reduce dalla prima vittoria della sua carriera, in Germania si è consacrato come uno dei migliori esterni mancini della Bundesliga anche se ha vissuto due retrocessioni in tre anni. L'idolo Ballack, la passione per il caffè, lo studio della lingua, la sfida a basket con Rebic e Jovic, dove ha speso i soldi del suo primo stipendio e l'amore per la sua Serbia. Tutto quello che (forse) non sapevi su Kostic
- Serbo classe 1992, 30 anni il prossimo novembre, mancino di piede e con un contratto in scadenza nel 2023 con l'Eintracht Francoforte, è diventato la priorità per il mercato della Juventus. Su di lui c'è la concorrenza del West Ham, che ha offerto ai tedeschi 20 milioni di euro, bonus compresi: offerta rispedita al mittente
- Giocatore di grande velocità e resistenza, riesce a saltare spesso l'uomo per la sua straordinaria esuberanza atletica. Più simile a Chiesa, con cui dovrebbe alternarsi sulla fascia sinistra, che non a Di Maria e Cuadrado
- Mancino di piede, ha sempre amato giocare di più sulla sua fascia di competenza che non a piede invertito sulla destra. Oltre che il ruolo di ala, ha ricoperto anche quello di esterno a tutto campo con una difesa a 3
- Alto 1,84, ha velocità sia nello scatto che nell'allungo, con una buona capacità di assorbire i contatti
- "C'erano molti giocatori che ammiravo, Michael Ballack soprattutto - disse alla Bild nel 2017 -. Anche se non ha giocato il mio ruolo, mi ha sempre impressionato"
- Lo disse sempre in quell'intervista Bild, interrogato sull'importanza del conoscere la lingua tedesca: "Studio un'ora per tre volte a settimana. È importante all'interno dello spogliatoio". Lo immaginiamo già alle prese con l'italiano
- Dopo essere cresciuto in patria nel Radnicki, nel 2014 è stato acquistato dal Groningen, in Olanda, per 1,25 milioni di euro. Dopo due anni e una stagione conclusiva da 12 gol in 41 presenze, è stato così omaggiato dal pubblico e dalla società al momento dell'addio (in foto)
- Passa allo Stoccarda nel 2014, per 6 milioni di euro, inaugurando così la sua lunga carriera in Germania. Resta per un biennio anche qui, diventando da subito un titolarissimo della squadra: segna 8 gol in 63 presenze, ma inizia a costruirsi la fama da assistman: 13 in 2 anni
- Nel 2016 passa all'Amburgo per 14 milioni, rimanendo ancora due anni. Nonostante non viva il momento più felice della storia della società, il suo rendimento non ne risente molto: 6 gol e 9 assist in 65 presenze
- Strano per un calciatore dall'alto profilo, ma questo racconta la sua storia. Prima con lo Stoccarda: nella sua seconda stagione il club si piazza 17° in Bundes e retrocede. Passa allora all'Amburgo. 14° posto al primo anno, 17° al secondo e ancora serie B tedesca. Firmerà dunque con l'Eintracht senza mai giocare nella Zweite Bundesliga
- Una strana storia, che risale al 2016 si intreccia con una delle sue retrocessioni, quella con lo Stoccarda. I tifosi decisero scherzosamente di metterlo in vendita: "Giocatore usato ma in buone condizioni". Costo? venti milioni
- Nel 2018 l'Eintracht lo acquista in prestito oneroso, riscattandolo la stagione successiva per una cifra di poco superiore ai 6 milioni complessivi
- Con la squadra rossonera diventa uno dei migliori esterni del campionato per quantità e qualità di rendimento. In una squadra in lotta per la qualificazione alle coppe europee, segna 33 gol e colleziona 64 assist in 4 stagioni. Nel 2020 il suo valore di mercato schizza a 40 milioni di euro
- Numeri coronati dalla conquista dell'Europa League 2022 con un ruolo da attore protagonista
- Nella finale vinta contro i Rangers, ha segnato uno dei rigori decisivi. Dagli 11 metri aveva contribuito anche all'eliminazione a sorpresa del Barcellona nei quarti di finale
- Nell'ultima stagione è stato Mvp della competizione, venendo inserito anche nell'11 migliore, così come successo già nel 2018/2019
- Oltre a confermarsi uomo assist, con l'Eintracht ha ritrovato una buona verve realizzativa, andando in doppia cifra di gol nelle prime due stagioni
- Così lo ha chiamato la Bundesliga presentando le sue statistiche con l'Eintracht. "Mr Irreplacable" per davvero: con lui in campo la media punti dell'Eintracht saliva a 1.51 mentre, senza il suo apporto, si attestava soltanto a 1.25. Sui gol stessa storia: 1.76 di media con lui, 1.25 senza. Uomo a tutta fascia con influenze anche in difesa: con lui 1.53 gol subiti, senza 1.75
- Di certo, in Italia si troverà bene da questo punto di vista. Sull'argomento scherzò il suo grande amico Kevin Trapp, portiere dell'Eintracht: "Da quando ha comprato la nuova macchinetta del caffè è diventato inarrestabile" - disse per motivare i suoi exploit in maglia Eintracht
- Kostic è uno dei titolarissimi della Serbia (3 gol in 48 presenze), dopo aver militato anche nelle giovanili Under 19 e Under 21
- Con la sua Nazionale ha partecipato ai Mondiali di Russia 2018, non andando però oltre il girone eliminatorio
- La squadra, dopo aver fallito la qualificazione all'Europeo, volerà in Qatar per il Mondiale di dicembre dopo aver vinto il proprio gruppo davanti al Portogallo di Ronaldo
- "Vestiti, scarpe e - ovviamente - scarpe da calcio" - disse Filip sempre alla Bild. "E anche un po' di cose per i miei genitori"
- Kostic è nato a Kragujevac, quarta città più grande della Serbia, situata sulle rive del fiume Lepenica. Lì ha anche iniziato a giocare a pallone. Ci ritorna spesso: "Quando torno nel mio vecchio club guardo le giovanili e parlo con i miei ex allenatori - detto sempre alla Bild -. Porto magliette, tute o scarpe ai bambini. Mi ricorda la mia infanzia in Serbia". E ancora: "Selfie e autografi, poi racconto loro della mia carriera, vogliono sapere tutto"
- Uno dei giocatori con cui si è "scambiato" più gol è l'attuale attaccante della Fiorentina Jovic (11, meglio solo con André Silva). Nel dettaglio, 9 gol con assist di Kostic e due viceversa. Sempre in tema rivali in A: ha giocato anche con Rebic (Milan), Matic (Roma), Milinkovic-Savic (Lazio) e Milenkovic (Fiorentina). E con Vlahovic? Sette partite, 406 minuti insieme ma nessun gol in coppia. Per ora…
- Proprio con Rebic e Jovic, pubblicata dai social dell'Einracht. Chi vinse? Rebic, poi Jovic. Solo ultimo posto per Kostic