
Dest al Milan, tutti i giocatori americani in Italia
Arriva dal Barcellona, è nato in Olanda ma gioca per gli Stati Uniti: Sergiño Dest è l'ultimo colpo del Milan, intenzionato a ritoccare la storia a stelle e strisce del calcio italiano. Tra i precedenti suoi connazionali si ricordano uno che ebbe il coraggio di fare a pugni con Ibra, un calciatore cantante e… non uno ma ben due americani a Roma

All'anagrafe il suo nome è Sergiño Gianni, ma il passaporto è americano. Dest, l'ultimo colpo del Milan che lo ha prelevato dal Barcellona, è infatti nato in Olanda da padre statunitense e madre olandese, ma ha scelto fin da ragazzo di vestire la maglia della nazionale Usa, passando dalla Under-17 alla Under-20, fino alla nazionale maggiore
Di certo non il primo americano in Italia: ricordate i precedenti?

GIANLUCA BUSIO (Venezia, 2021-oggi)
- Prelevato dallo Sporting Kansas City, centrocampista classe 2002, in MLS era un trequartista che agiva con il numero 10 sulle spalle

Alexi Lalas era molto di più di un semplice calciatore. Due anni in A, primo gol segnato al Milan campione d'Europa in carica. Retrocessione alla seconda stagione e ritorno in America. Interviste diventate cult, passione per l'hockey ("ero più bravo ma il calcio era il mio sogno") e la musica. Già da calciatore suonava la chitarra e incideva dischi coi 'Ginger' (che è come chiamano i rossi di capelli gli americani). Cinque album registrati (il primo nel 1994) e un tour europeo nel 1998.

OGUCHI ONYEWU (Milan 2009-11)
- Una sola partita giocata (in Champions con lo Zurigo, persa) e un episodio che lo rese famoso: la rissa con Ibra. A raccontarla fu proprio lo svedese nella sua prima autobiografia: "Onyewu aveva l'aspetto di un pugile categoria pesi massimi". Lo scontro tra titani avvenne in allenamento dopo provocazioni e duri interventi…

Un tackle di Ibra (schivato) e l'inizio: "Ricevetti un pugno sulla spalla (…) gli risposi con una testata e scoppiò la rissa - racconta Zlatan in Io Ibra -, e non sto parlando di una piccola zuffa qualsiasi. Volevamo farci a pezzi (…). Eravamo due ragazzi di più di novanta chili e rotolavamo tirandoci ginocchiate e pugni".

MICHAEL BRADLEY (Chievo 2011-12 e Roma 2012-14)
- Il primo americano a Roma. Secondo, se consideriamo il capolavoro interpretato da Alberto Sordi e diretto da Steno. Prima il Chievo e poi la capitale: due anni e 76 partite in Italia che valgono il primato di statunitense con più presenze di sempre.

ROY LASSITER (Genoa 1996-97)
- Da Washington a Genova, sponda rossoblù. Ma senza lasciare il segno. L'attaccante americano arriva in B ma gioca appena due volte, senza segnare. E ritorna subito in patria.