
Barcellona, Laporta torna presidente: i suoi colpi di calciomercato
Era il 15 giugno del 2003 quando Laporta vinse le presidenziali e ottenne per la prima volta la carica di presidente del club. Il primo obiettivo? "Uno tra Beckham, Ronaldinho e Henry" rivelò lui a 'Marca' nel 2017. Sarà il brasiliano il primo di una serie di acquisti, tra tantissimi campioni e qualche flop. E non mancano le conoscenze del calcio italiano

IL PRIMO COLPO - "Uno tra Beckham, Ronaldinho e Henry". A confessarlo fu proprio Joan Laporta in un'intervista rilasciata a Marca quattro anni fa. È l'estate del 2003 quando il neo presidente del Barcellona sale in carica per la prima volta, e pensa subito a un grande colpo. Beckham è in pole, poi l'affare salta: spice boy a Madrid. "Eravamo stufi di aspettare una risposta, così abbiamo ingaggiato Ronaldinho".
LAPORTA TORNA PRESIDENTE DEL BARCELLONA
RONALDINHO e "EL PARTIDO DEL GAZPACHO" - Fu proprio il brasiliano il primo colpo simbolo dell'era Laporta, atto I. Trenta milioni al Psg, magie, un Pallone d'Oro, due campionati e una Champions. E la curiosa storia del suo debutto al Camp Nou: ottantamila tifosi impazziti nella partita iniziata a mezzanotte e cinque minuti…

Quel giorno i catalani sfidavano il Siviglia nell'infrasettimanale, ma per il primo recital al Camp Nou di "Dinho" c'era un problema: le nazionali. Il Brasile reclamava i giocatori, e mercoledì Ronaldinho non sarebbe potuto scendere in campo. Richiesta agli avversari: anticipare a martedì la partita. Rifiutata. Laporta&Co allora riprogrammarono l'orario: sempre mercoledì, ma appena 5 minuti dopo la mezzanotte. In 80mila riempirono lo stadio, dove venne servito gazpacho e altri rinfreschi per intrattenere i tifosi. E dove Ronaldinho segnò una rete da antologia.

FRANK RIJKAARD - Non solo Dinho. Non può certo mancare nell'elenco dei grandi colpi il primo allenatore dell'era Laporta, arrivato nella sua stessa estate. Vincerà una Liga (nel 2005) che mancava dal 1999. E la Champions (nel 2006) che mancava dal 1992, l'anno del "Dream Team".
E gli altri colpi?

RAFA MARQUEZ (2003, dal Monaco per 5 mln) - Ministro della difesa per eccellenza. Leader con Puyol: vincerà dodici trofei tra cui quattro volte la Liga e due la Champions.

JULIANO BELLETTI (2004, dal Villarreal per 6 mln) - Eroe per un giorno, come cantava David Bowie. Nella finale del 2006 contro l'Arsenal - dopo il pari 1-1 di Eto'o - fu su suo il gol della vittoria.

HENRIK LARSSON (2004, gratis dal Celtic) - Una garanzia in quanto a gol. Laporta lo ritrova: è attualmente il vice di Koeman. In quegli anni il Barcellona comprò altri due giocatori che oggi stanno seguendo la via della panchina: Giovanni van Bronckhorst, che ha allenato in Cina, e Sylvinho, ex allenatore del Lione

MARK VAN BOMMEL (2005, gratis dal Psv) - Un solo anno in Catalogna, tra i tanti al Psv (prima) e i tanti al Bayern (dopo).

THIERRY HENRY (2007, dall'Arsenal per 24 mln) - Poteva essere il primo colpo dell'era Laporta, in lizza con Beckham e Ronaldinho. È arrivato dopo, portandosi a casa un triplete.

GABRIEL MILITO (2007, dal Real Zaragoza per 20 mln) - Cifra importante. Meno il suo lascito da quelle parti. Titolare agli inizi, poi tantissimi infortuni.

PEP GUARDIOLA - Stagione 2008/09. Dopo il ritorno al successo con Rijkaard è tempo di voltare pagina: arriva il secondo allenatore (di due totali) dell'era Laporta. Pep Guardiola ha nel curriculum un solo anno col Barça B. Tiki-taka, gol, spettacolo, triplete. È una rivoluzione. Vincerà tutto.

ALEKSANDR HLEB (2008, dall'Arsenal per 17 mln) - Quello squadrone di Wenger rivelò al calcio tanti giovani talenti, che altrove fecero meno bene. È il suo caso: fu rivenduto in prestito l'anno dopo.

HENRIQUE (2008, dal Desportivo Brasil per 8 mln) - Zero le sue presenze col Barcellona dei big. Il volto non vi è nuovo? Tra 2013 e 2015 ha giocato nel Napoli.

MAXWELL (2009, dall'Inter per 5 mln) - Amico fraterno di Ibra. I due hanno condiviso tantissime maglie, tra cui quella dei catalani. E poi si ritroveranno anche al Psg.

KEIRRISON (2009, dal Desportivo Brasil per 14 mln) - Sì, la stessa squadra da cui il Barça acquistò l'Henrique ex Napoli. Keirrison giocò invece in Italia con la maglia della Fiorentina, senza lasciare traccia.

MESSI E GLI ALTRI CANTERANI - La forza del Barcellona, si sa, parte dall'interno. E proprio sotto la gestione Laporta furono diversi i giovani saliti in prima squadra, poi decisivi nell'era Guardiola (e non solo). Messi su tutti, ma anche Pedro, Bojan, Piqué e Sergio Busquets