Calciomercato, Thorstvedt è il 25° norvegese della storia della A
Ufficiale l'acquisto del Sassuolo del centrocampista norvegese Thorstvedt: prima di lui altri connazionali sono passati dalla A, tra campioni e meteore. Da "Flonaldo" a Siena alle le pazze esultanze di Carew, da un ex giocatore di hockey (con tanto di partecipazione alle Olimpiadi) a Steinar "Baywatch" Nilsen
- 23 anni compiuti a marzo, è un centrocampista con spiccate doti offensive che può ricoprire il ruolo di trequartista. Il Sassuolo lo ha pagato 10 milioni al Genk e nell'ultima stagione ha realizzato 7 gol e 3 assist: sarà un'altra soluzione utile per il gioco d'attacco di Dionisi
- Classe 2000, attaccante centrale. Giocava nel Krasnodar, è cresciuto nel glorioso Rosenborg ed è esploso col Bodø, la squadra del circolo polare artico prima incubo della Roma (due gol e tre assist nel 6-1) e poi riscatto giallorosso nella strada verso il trionfo in Conference (ma nei quarti lui si era già trasferito in Russia). Preso dalla Salernitana, vanta tre titoli di campione di Norvegia e nove milioni di visualizzazioni su YouTube…
- Tra griglie, campi da beach volley e un parco giochi. Avevano 16 anni e, in qualche modo, rappavano parlando delle loro giornate tipo. Quel video oggi è cliccatissimo. Rap norvegese e dalla Norvegia, come questi ex Serie A…
- Nato nel 1925, quasi centocinquanta partite in Serie A negli anni Cinquanta. Nessun norvegese vanta così tante presenze nel massimo campionato italiano.
- Nessuno invece ha segnato quanto lui tra i connazionali passati dalla A. Circa trenta gol per uno dei norvegesi più forti di sempre. Lo chiamavano Varechina, come la soluzione usata per sbiancare i tessuti. Col Milan vinse lo scudetto del 1957 ed era uno dei tre stranieri insieme - nientemeno - che a Schiaffino e Liedholm. Giocò in B anche con le maglie di Udinese e Messina.
- Avevamo imparato a conoscere quell'esterno rosso di capelli con la maglia (rossa anche quella) del Liverpool. Un cannone montato sul mancino, soprattutto quando prendeva delle lunghissime rincorse per le punizioni (Alan Smith si ruppe una caviglia nel tentativo di respingerne una). Sarà della Roma per tre stagioni.
- Aveva vinto e segnato tanti gol nel Chelsea di Vialli e Zola. Nel Mondiale del 1998 era diventato leggenda in patria segnando un gol al Brasile che valse uno storico passaggio agli ottavi di finale (i suoi tifosi avevano trasformato le magliette verdeoro di Ronaldo in Flonaldo con l'aiuto di un pennarello). Arriva in provincia nel Siena neopromosso. Due stagioni, due salvezze, tredici gol.
- 193 centimetri, come quelli di Flo. A Roma come farà Riise. Gioca solo una stagione ma lascia il ricordo. Segna alla Reggina e calcia un bidone pieno d'acqua (in foto), segna al Lecce e abbraccia un giovane e spaesato raccattapalle a bordocampo. Per tre anni sarà il calciatore norvegese dell'anno.
- Ti segno e poi mi compri, come successo nel preliminare di Europa League del 2020 col solito Bodø. In rossonero 18 partite e due gol. Anche lui lascia un buon ricordo, e una plusvalenza. Preso a 4,8 milioni (dati Transfermarkt) e rivenduto all'Eintracht a 14 (due di prestito più riscatto).
- A Napoli (dove gioca in B) lo soprannomineranno Baywatch. Prima ancora è il Milan a portarlo in Italia, nel 1997. In una delle sue sette presenze totali mette la ciliegina su un derby di Coppa Italia vinto 5-0 contro l'Inter di Ronaldo, con una stilettata su punizione da trenta metri.
- Al Palermo tra il 2016 e il 2019. Arriva dalla Svezia (Göteborg), ripartirà dalla Francia nell'Amiens. Globetrotter del pallone: ha giocato anche in Russia mentre oggi fa tappa a Cipro.
- Lo abbiamo conosciuto nella scorsa stagione in rossoblù. Quattordici partite e buon rendimento, prima di rientrare dal prestito al Brighton. È a un passo dal Napoli
- Arriva in Laguna nel 1999 per volere di Zamparini. Spalletti è il suo allenatore, Beppe Iachini - invece - l'uomo che gli fa posto per l'esordio in Serie A. Stagione no: si concluderà con la retrocessione in B.
- Condivide con Ragnar Larsen il titolo di primi norvegesi della A, stagione 1951-52. Resterà a Padova fino al '53.
FINN GUNDERSEN (Verona)
- Stesso periodo storico di Andersen. Lui giocava a calcio e pure a hockey. In Italia retrocede col Verona nel 1958, qualche anno prima aveva partecipato con la sua Norvegia alle Olimpiadi invernali del 1952 (chiudendo però all'ultimo posto).
- Una carriera quasi sempre passata in patria, salvo per le tappe a Bari, Portsmouth e Birmingham. Non lascia il segno: due gol in sei mesi e retrocessione.
- Sei mesi italiani anche per lui, poche presenze e una retrocessione a fine anno. Ha giocato in Norvegia, Italia, Belgio, Inghilterra e Austria.
- Arriva alla Fiorentina nel 2017, gioca subito alla prima di campionato (oltre all'amichevole estiva col Real) e poi resta sempre in panchina. Ad aprile torna in Norvegia in prestito. Poi va in prestito al Twente in Olanda e in prestito anche al Losanna in Svizzera. Oggi gioca (a titolo definitivo) nel Molde.
- Svincolato dopo l'ultima esperienza proprio alla Salernitana. Ma nel club ci sono già altri due norvegesi che attendono Botheim…
- JULIAN KRISTOFFERSEN (Salernitana)
- EMIL BOHINEN (Salernitana, nuovo arrivo)
- EMIL KONRADSEN CEIDE (Sassuolo, nuovo arrivo)
- MARTIN PALUMBO (Udinese, rientrato dal prestito alla Juve U23)
- MORTEN THORSBY (Sampdoria)
- KRISTOFFER ASKILDSEN (Sampdoria)
- DENNIS JOHNSEN (Venezia)