Calciomercato, Serie A: cosa manca alle big del nostro campionato?

Calciomercato

Edoardo Marcarini

Mancano sempre meno ore al termine della finestra estiva di calciomercato: cosa manca alle big della Serie A? Juventus, Napoli, Roma, Inter, Lazio e Milan aspettano ancora qualcosa, sia in entrata che in uscita

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Il countdown è iniziato, manca sempre meno: il calciomercato è in chiusura, per lo meno in Italia. La mossa "alla inglese" di far terminare la finestra estiva appena prima dell'inizio del campionato, ha permesso alle squadre di Serie A di arrivare prima della metà di agosto con le rose sostanzialmente completate. Esempi lampanti Roma, Juventus e Inter, tre delle big che hanno cambiato di più e con più anticipo, dovendo, nel caso delle ultime due, fare solo qualche accorgimento in corso d'opera una volta captate (e capitate) diverse opportunità di mercato, come Cristiano Ronaldo per i bianconeri, o Keita Baldé per i nerazzurri. Come loro, altre quattro grandi squadre italiane hanno costruito delle rose importanti e competitive, creando una sorta di "lotta a sei" per i posti che varranno l'ingresso in Champions League. Tutte, tra l'altro, impegnate già in competizioni UEFA e quindi invogliate a investire sul mercato per aggiungere giocatori alle rotazioni dei propri allenatori. Allegri, Ancelotti, Di Francesco, Spalletti, Inzaghi e Gattuso gongolano, ma il mercato è ancora aperto: cosa manca ancora alle big di Serie A per chiudere questa sessione in bellezza?

Juventus

In ordine di ruolo sono arrivati Mattia Perin, Joao Cancelo, Leonardo Bonucci, Leonardo Spinazzola, Emre Can e Cristiano Ronaldo. Sei giocatori, di cui quattro titolari praticamente certi, con Perin a insidiare il nuovo numero 1 Wojciech Szczesny e Spinazzola alternativa di Alex Sandro sulla fascia sinistra dopo due anni di apprendistato a casa-Gasperini. Il colpo è senz'altro quello di CR7, ma non vanno sottovalutati tutti gli altri ingressi: Cancelo sostituisce al meglio Lichtsteiner, numericamente l'arrivo di Can crea un ulteriore giocatore top a centrocampo al posto di Sturaro (andato in prestito allo Sporting), lo scambio Bonucci-Caldara aggiunge esperienza al centro della difesa e le uscite di Pjaca e Higuain sono decisamente compensate dall'arrivo di Ronaldo. La Juve è pronta: niente di previsto in entrata o in uscita in queste ultime ore calde di calciomercato. Che basti per l'obiettivo numero uno, la Champions League?

Napoli

Il Napoli di Carlo Ancelotti è un cantiere aperto. Non tanto per gli acquisti, quanto per le cessioni. Tanti i giocatori in cerca di una sistemazione, soprattutto Grassi e Inglese che, al netto di eventuali infortuni, potrebbero non avere spazio. Ancelotti ha deciso di puntare su Hamsik come regista, con Fabian Ruiz che numericamente sostituisce Jorginho, anche se in campo il posto sarà preso dal capitano slovacco. In difesa è tornato Maksimovic, apparso in forma, con Tonelli che potrebbe partire, anche se cinque centrali da ruotare in tre competizioni sono una cifra adeguata. Mertens, Milik, Insigne e Callejon restano le prime scelte in attacco, cui è stato aggiunto Verdi oltre a Younes (al momento infortunato). Proprio in quest'ottica di sovraffollamento offensivo, ecco spiegata l'uscita del già citato Roberto Inglese, che dovrebbe seguire Ciciretti: con lui, a Parma, anche l'altro papabile, Alberto Grassi, rientrato dalla Spal. A bocce ferme la squadra è pronta, resta il campionato per capire se davvero la rosa è all'altezza del secondo posto della seconda stagione. Il tutto dopo aver cambiato in porta: preso Meret (ora infortunato) serve un altro "1". Ochoa, Mignolet e Ospina, una corsa a tre per la porta del Napoli, con Karnezis come vice. Un'operazione in prestito con diritto di riscatto, perché il futuro è Meret, mentre il presente è ancora da definire.

Roma

Di Francesco confermato, Roma rinnovata: i giallorossi hanno cambiato pelle con il ds Monchi, autore di uno stravolgimento nella rosa a disposizione dell'allenatore che punta a una stagione esaltante almeno quanto la prima nella Capitale. Un terzo posto e una semifinale di Champions da provare a bissare, l'obbligo morale di investire sul mercato per far sognare i tifosi. Olsen, Mirante, Bianda, Marcano, Santon, Cristante, Pastore, Zaniolo, Coric, Kluivert: dieci nuovi arrivi con poche cessioni (Alisson su tutti, ma anche Nainggolan). Un ricambio obbligato non tanto per le questioni di Fair Play Finanziario, quanto perché serviva un innesto di giovani: tanti under (più Cengiz) per Di Francesco, pronto a puntare sulla loro esuberanza per andare il più avanti possibile sia in campionato che in Champions. E Schick ha tutto per esplodere in questa stagione: alla Roma manca solo... il campo. E forse un centrocampista centrale: un giocatore di rottura (visto che la qualità non manca), un giocatore che sappia far rifiatare Daniele De Rossi. Uno come N'Zonzi, molto vicino ai giallorossi e obiettivo praticamente dichiarato di Monchi, che potrebbe anche modificare qualcosa sulle fasce offensiva: una eventuale uscita aprirebbe le possibilità di acquisto di un giocatore extra, soprattutto a destra.

Inter

Sulla falsariga della Roma, ecco l'Inter di Luciano Spalletti. A maggio quarta forza della Serie A, ad agosto (almeno sul mercato) qualcosa in più: un po' sotto lo Scudetto, un po' sopra il quarto posto. Merito di Piero Ausilio e del mercato in entrata e uscita: zero sacrifici di big, innesti precisi e di qualità. Asamoah e de Vrij a zero sono due colpi fondamentali per la difesa; Sime Vrsaljko può essere il giocatore più adatto a non far rimpiangere Joao Cancelo; mentre gli arrivi di Nainggolan, Politano, Keita Baldé e Lautaro Martinez assicurano gol, imprevedibilità tattica e quelle qualità che possono fare solo bene a un'Inter apparsa troppo rigida sulle proprie posizioni nella seconda parte di stagione. Il tutto va considerato in attesa di capire se quel sogno, chiamato Luka Modric, sia un'operazione fattibile o meno. Un sogno nerazzurro che farebbe fare il salto di qualità al centrocampo nerazzurro il quale, perso Rafinha, ha guadagnato un assaltatore (Nainggolan) ma ha perso il guizzo di qualità tra le linee. L'ultimo tassello sarebbe lui, il quarto croato, ma Florentino Perez non molla: l'Inter aspetta, sperando di piazzare l'ultimo giocatore in uscita, ossia Joao Mario. Con la Premier ormai tramontata vista la fine anticipata della finestra di calciomercato estiva, ecco la Spagna come possibile destinazione: le due squadre di Siviglia puntano il portoghese, che andrà via comunque alle condizioni dei nerazzurri.

Lazio

La Lazio forse è il punto interrogativo più grande: Milinkovic sì o Milinkovic no? Il serbo e la sua situazione restano un'incognita fino a quando il mercato non sarà definitivamente chiuso, con la società che ha ceduto Felipe Anderson al West Ham, ma prendendo Badelj, Correa, Acerbi, Proto e Berisha. Correa numericamente sostituisce il brasiliano, Berisha sarà la prima alternativa a centrocampo come interno (e Badelj davanti alla difesa). Sempre dal punto di vista numerico, il posto di de Vrij è stato preso da Acerbi, innesto di esperienza per il centro della difesa. Buoni acquisti in attesa di piazzare un ultimo colpo, magari in attacco, dove un centravanti di scorta in più potrebbe essere acquistato cedendo Caicedo. Sempre in attesa di capire il futuro di Milinkovic-Savic, per il quale servirà comunque una proposta a tre cifre.

Milan

Un centrocampista e un esterno: Tiémoué Bakayoko è un giocatore del Milan e quel "90% di rosa al completo" di cui aveva parlato Gattuso dovrebbe essere stato colmato dall'ingresso dell'ormai ex Chelsea e da Samu Castillejo del Villarreal. Una doppia operazione che (inserendo Bacca nell'affare con gli spagnoli) è stat utile anche in uscita: dopo Kalinic e André Silva, il terzo "esubero" al centro dell'attacco è stato piazzato, inserendo un giocatore di qualità sulle fasce, dove oltre ai titolari Suso e Calhanoglu c'era solo Borini, più Bonaventura e Halilovic come alternative in caso di presenza contemporanea di Kessié e Bakayoko. Proprio a centrocampo, partito Locatelli in direzione Sassuolo, un ulteriore centrale metodista sarebbe utile ma non indispensabile, anche considerando le posizioni di Montolivo e Bertolacci. Con gli arrivi di Reina, Strinic, Caldara e Higuain, comunque, il tasso tecnico a disposizione di Gattuso si è alzato notevolmente, dando all'allenatore la possibilità di scegliere tra diverse opportunità la formazione migliore, anche in base alla competizione. In uscita, poi, piazzato Antonelli, anche il lato cessioni dovrebbe essere stato sistemato da Leonardo e Maldini.