VERSO LA GRANDE BOUCLE. Il caso dello spagnolo, vincitore del Tour 2006 dopo aver guadagnato mezz'ora, fu unico. Ma tante imprese che hanno fatto la storia della corsa sono arrivate con azioni da lontano. Gli specialisti? I francesi. L'ALBUM DEL TOUR
OSCAR PEREIRO - La fuga recente più sensazionale del Tour è quella dello spagnolo nel 2006. Era la 13esima tappa: Pereiro, partito 28'50" dietro alla maglia gialla Landis, se ne andò con altri 5 e arrivò con 29'57" sul gruppo. Alla fine quel Tour fu suo -
Bici e fuga, coppia diabolica: elogio dei banditi del pedale
THOMAS VOECKLER - Oggi gli specialisti dell'attacco sono soprattutto francesi. Uno che ama fare smorfie e linguacce al gruppo è l'effervescente Voeckler, che l'anno scorso ha completato due delle più belle imprese del Tour e vinto anche la maglia a pois -
Bici e fuga, coppia diabolica: elogio dei banditi del pedale
RICHARD VIRENQUE - Della maglia a pois e di fughe folli era uno specialista anche Richard Virenque. Sette volte miglior scalatore del Tour, vinse anche sette tappe. L'ultima nel 2004, nella tappa più lunga, arrivando con 5'19" di vantaggio su tutti -
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LAURENT JALABERT - Verso fine carriera, nel 2001, anche Jajà provò la strada della maglia a pois. Le fughe scriteriate non erano il suo pane, ma la classe era tale che vinse la classifica degli scalatori sia quell'anno che nel 2002, prima di ritirarsi -
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MARCO PANTANI - Parlando di scalatori e di azioni coraggiose da lontano, non si può che tornare al 27 luglio 1998, quando Pantani attaccò e fece il vuoto sul Galibier e arrivò a Deux-Alps con nove minuti di vantaggio sul rivale Ullrich. Un'impresa unica -
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PAOLO BETTINI - Quanta fatica fece l'attuale ct della Nazionale per conquistare una tappa al Tour. Grande specialista delle classiche, vincente ovunque, il Grillo ha conquistato una sola tappa al Tour, la 9a del 2000. Ovviamente, dopo una lunga fuga -
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ALEXANDRE VINOKOUROV - Molto più breve, ma tremendamente efficace fu la "sparata" di Vino al Tour 2005. La sua impresa, vincere in fuga sugli Champs-Elysées resta una perla del ciclismo contemporaneo -
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CHARLY GAUL - A spostarci tra le foto in bianco e nero, non si può tralasciare l'attacco che valse al lussemburghese il Tour del 1958. Nell'ultimo giorno di salite, Gaul tentò il tutto per tutto, trionfò ad Aix-les-Bains e strappò la maglia a Geminiani -
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LOUIS BOBET - Tre anni prima, Gaul era stato compagno e spettatore dell'impresa del grande Bobet, che nel 1955 si assicurò la vittoria della sua terza Grande Boucle grazie ad uno splendido attacco solitario sul Mont Ventoux -
Bici e fuga, coppia diabolica: elogio dei banditi del pedale
ALBERT BOURLON - Ma la fuga riuscita più lunga spetta a un altro francese, che nel 1947 conquistò l'arrivo a Luchon dopo 253 km al vento e con 16'30" sul secondo. Forse, una fuga così non la rivedremo più -
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