LA FOTOGALLERY. Con quattro successi di tappa e il trionfo finale, il siciliano è andato persino oltre la perfezione. Voti alti anche per Péraud, Pinot, Kittel e Majka. Ottimi Martin e Kristoff, fuori fase Sagan e Rodriguez. Maglia nera a Valverde e Porte

Ormai del suo Tour s’è detto tutto. Allora ne approfittiamo per ricordare un dato, che vale da solo la lode per il siciliano: negli ultimi quindici anni mai il vincitore della Grande Boucle aveva anche portato a casa quattro tappe -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Quattro sono anche le tappe vinte dal tedesco della Giant, che parte benissimo infilando tre successi su quattro in volata e chiude alla grande con un capolavoro sui Campi Elisi. Ha ancora il difetto di soffrire troppo le salite, ma se lo può permettere -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
A 37 anni arriva a un risultato cui nessuno, nemmeno in Francia, osava credere alla vigilia. Ha la stoffa del regolarista e del cronoman, ma ha dimostrato di saper eccellere anche in salita. Un secondo posto meritato e sorprendente -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Meno sorprendente del connazionale perché più talentuoso, Pinot ha dimostrato di crescere bene e di aver anche superato i problemi in discesa. Gli è mancato il successo di tappa, cui uno come lui deve puntare. Ma il podio a 24 anni vale tanto -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Chi di vittorie di tappa ne ha centrate ben due è il polacco della Tinkoff, che ha pure coronato un grandissimo Tour con la maglia a pois di miglior scalatore. Unico paragonabile a Nibali in salita, deve solo credere di più in se stesso -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Una forza della natura e uno spettacolo nello spettacolo, ogni volta che entra in azione. Centra il primo successo in una tappa in linea, con un’azione da lontanissimo. Poi straccia tutti nella crono, come da pronostico. Panzer vero -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Che sia il suo anno l’aveva già dimostrato la Milano-Sanremo. Lo conferma andando a vincere la sua prima tappa al Tour e poi facendo il bis tre giorni dopo. Sa sfruttare le volate meno banali e, da classe ’87, ha ancora ottime stagioni davanti -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Porta la maglia gialla nel giorno della festa nazionale, per gentile concessione di Nibali e del gruppo, che non chiudono sulla fuga nella nona tappa. Poi è lui a non concedere nulla, con un attacco da manuale nell’11esima. Frizzante -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Alla Roubaix è stato al massimo sesto (nel 2012), ma dev’essere stato un caso. Perché sulle pietre, nella quinta tappa, è una vera forza della natura. Tanto da resistere, unico a riuscirci, persino a un Nibali indiavolato –
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Ogni anno parte da gregario per momenti decisivi, ma anche quest’anno, come nel 2013, riesce a ritagliarsi un giorno di gloria, e che gloria! Con la vittoria al fotofinish su Sagan è il secondo italiano (l’altro è Nibali) a godersi un successo di tappa -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Fa il suo, timbra il cartellino a Reims, ogni tanto è un po’ sfortunato, altre un po’ opaco. Comunque sia, riesce laddove tanti colleghi velocisti non si sono nemmeno avvicinati -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Chiude in crescendo ed è sicuramente un ottimo segno, specie perché con la cronometro si conquista un posto tra i primi cinque della classifica. Ma ci si poteva attendere di più dall’americano, nelle prime due settimane -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Il francese chiude invece in calando e affonda sul Port de Balés, dopo il giorno di riposo. Finisce fuori dalla top-5 per soli due secondi e perde il confronto con Pinot per la maglia bianca. Prima, però, era stato molto positivo in salita -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Sarebbe da senza voto, ma in fondo una settimana abbondante di Tour l’ha corsa. Prima, s’è fatto surclassare da Nibali sul pavé. Poi, ha dato segnali di forza in salita. Cade e si ritira, forse troppo nervoso, quando aveva 2’34” di ritardo dal siciliano -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Ma come? Insufficiente la tre volte maglia verde, corridore più regolare del Tour e pluri-piazzato? Sì, perché dallo slovacco si attendono successi che stavolta non sono arrivati. Ha sfortuna, ma sbaglia anche tanto e sembra meno tonico di altre volte –
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Anno di quelli che proprio non va. Nemmeno da cacciatore di tappe, che sarebbe il suo pane. Imbrocca più di una fuga, ma poi non riesce a fare la differenza. Forse farebbe bene a prendere qualche settimana di riposo -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Poteva e doveva sfruttare la debacle di Froome e Contador per zompare sul podio. Invece in salita finisce sempre staccato e poi macchia il suo Tour con una cronometro indecente, chiusa 140esimo. Salva la top-10 finale, ma fa un brutto passo indietro -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Pronti via e, proprio quando si correva in terra britannica, decide di fare a testate con Gerrans. Risultato: caduta e ritiro alla prima tappa. Sfortunato, per carità, ma se l’è andata a cercare questa volta.
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Il suo Tour lo ricorderemo soprattutto, se non solo, per la sosta pipì o pupù nel camper di un tifoso. Sverniciato nel ruolo di outsider dello sprint da Kristoff, fa rimpiangere di brutto Bouhanni, lasciato a casa dalla FDJ per non turbarlo -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Il murciano ha il tarlo e la fissa del Tour, ma dovrebbe capirlo: non è la sua corsa. Dopo l’uscita di scena di Froome e Contador, era l’avversario numero uno di Nibali. È finito scornato, superato anche da Péraud e Pinot, spompato anche a crono. Male -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Pure lui doveva essere l’alternativa a Nibali e l’ancora per il Team Sky una volta perso Froome. Proprio per il ritiro del capitano, aveva davanti una chance enorme di fare risultato. Ma le gambe gli sono mancate in modo clamoroso -
Vincenzo I, re di Francia: il trionfo sui Campi Elisi
Il suo Tour è stato un capitombolo continuo, con tre cadute in quattro tappe e mezza. Sul pavé avrebbe vissuto brutti momenti, quasi meglio si sia ritirato prima. Penalizzato dal percorso, che – giustamente – era fatto per corridori davvero completi -
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