LA FOTOGALLERY. Il 19 gennaio di quell'anno, in altura, a Città del Messico, Moser riuscì a battere il primato del cannibale belga che durava da oltre 12 anni, migliorandosi ancora quattro giorno dopo
Moser in un'ora percorre 50,808 km stabilendo il nuovo record. Record che ribatté quattro giorni dopo -
L'ALBUM del ciclismo
Moser entra nella storia anche perché sarà il primo ad usare una bici con le ruote lenticolari -
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I progressi del record di Moser rispetto a quelli del precedente record di Mercks -
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Moser si allenò molto per quel traguardo. Lavori di forza soprattutto: le cosiddette ripetute che gli avrebbero consentito di spingere un rapporto pazzesco, quasi otto metri a pedalata -
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Nel ciclismo si affaccia per la prima volta la presenza di un preparatore atletico. Altro fatto importante per l'impresa di Moser fu la rivoluzione nel campo alimentare -
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Altro elemento determinante che ha segnato una svolta nel ciclismo, la ricerca della stabilità del mezzo anche a dispetto del peso e l’invenzione del professor Dal Monte delle ruote lenticolari: Moser riuscì cosi a battere il muro dei 50Km/h -
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Per acclimatarsi al meglio, Moser partì per Città di Messico subito dopo Natale insieme con la moglie Carla e la piccola Francesca, che aveva appena un anno -
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Il periodo scelto per il tentativo era previsto per fine gennaio. Prima di tentare l’ora, era previsto un test sui 20 km. Qualora fosse stato in vantaggio sulla tabella prevista, Moser avrebbe allungato il tentativo fino a sfidare l’ora di Merckx -
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Moser inanellò giri su giri, sempre composto, sempre in vantaggio sulla tabella prevista, tanto che dopo aver migliorato il record di Merckx sui 20 chilometri continuò la sua straordinaria cavalcata. Eccolo con Adriano De Zan dopo l’impresa -
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Alla fine Francesco Moser polverizzò il record di Merckx, migliorandolo di ben 1.376 metri. Il muro dei cinquanta all’ora era stato infranto, aveva percorso 50,808 Km -
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A Città del Messico quel giorno c’erano anche il c.t. Alfredo Martini ed il c.t. della nazionale di calcio, Enzo Bearzot -
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Francesco Moser circondato dai giornalisti sul velodromo di Città del Messico -
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Il giorno prima del tentativo, a Città di Messico era arrivato un charter con una quarantina di giornalisti: si intravedono Ormezzano, Vittorio Adorni e il dottor Arcelli -
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Il lunedì successivo si migliorò di nuovo. Dall’Italia arrivarono centinaia di tifosi e lui non li volle deludere. Riuscì nell’impresa di migliorare sé stesso, dopo aver sfondato il muro dei cinquanta abbattè anche quello dei 51: con 51,151 km -
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