
LA FOTOGALLERY. La settimana dei Campionati del mondo di ciclismo su strada che si è chiusa domenica a Doha con il trionfo di Sagan, è stato per molti l'antipasto di quello che accadrà nei Mondiali di calcio del 2022. Corridori stremati, condizioni climatiche proibitive, poco spettacolo e pubblico scarso e disinteressato: la premessa non è delle più promettenti

Se il buongiorno si vede dal mattino, allora c'è da preoccuparsi in vista della Coppa del mondo di calcio del 2022. La scorsa settimana, il Qatar ha fatto le prove generali di un grande evento, ospitando i Mondiali di ciclismo su strada. Il risultato non è stato dei più entusiasmanti -
FOTO. Inferno Qatar: spunta Peter, la volpe del deserto
I corridori hanno dovuto per prima cosa fronteggiare le condizioni climatiche proibitive per correre in bicicletta, con temperature che hanno spesso sfiorato i 40 gradi -
FOTO. Inferno Qatar: spunta Peter, la volpe del deserto
D'altra parte, la temperatura media stagionale in Qatar è molto alta. Anche per questo motivo, i Mondiali di calcio del 2022 si giocheranno in dicembre, quando dovrebbe fare meno caldo -
FOTO. Inferno Qatar: spunta Peter, la volpe del deserto
In tutte le gare, a cronometro o in linea, i corridori hanno dovuto affrontare un altro grande problema: la disidratazione -
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Gli esperti di medicina hanno consigliato agli atleti di assumere almeno 7 litri di liquidi durante le prove in linea. Vietata però l'acqua pura, che evaporava troppo facilmente dal corpo -
FOTO. Inferno Qatar: spunta Peter, la volpe del deserto
La squadra azzurra ha consumato nella estenuante prova in linea di domenica (257 km) oltre 300 borracce d'acqua -
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Chi per qualche motivo non è riuscito a idratarsi bene, è incorso in malori durante la corsa o appena sceso dalla bici -
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Il primo ad essere collassato è stato il lussemburghese Bob Jungels, maglia bianca di miglior giovane all’ultimo Giro d’Italia, che si è sentito male al termine della cronosquadre vinta dalla sua Etixx-Quick Step -
FOTO. Inferno Qatar: spunta Peter, la volpe del deserto
Pericoli anche sulla strada: un improvviso malore mentre era in corsa è costato una brutta caduta all ciclista olandese Anouska Koster -
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Incredibile quanto dichiarato da Bennati, uno dei 9 membri della spedizione azzurra: durante la simulazione di gara nel deserto, i ciclisti hanno perso fino a 2,5 kg -
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Difficile immaginare di poter praticare dello sport a questi livelli in un ambiente così ostile -
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I Mondiali di calcio, che si svolgeranno fra sei anni, avranno sicuramente tecnologie ancora più avanzate e stadi con aria condizionata. Ma ogni gesto semplice diventa più complicato in mezzo al deserto -
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Gli azzurri hanno utilizzato una speciale maglia termica che bloccava quasi la totalità dei raggi UV. Il sole è stato un altro grande problema dell'ultima settimana iridata in Qatar -
FOTO. Inferno Qatar: spunta Peter, la volpe del deserto
L'Uci, dopo aver modificato più volte il percorso, ha monitorato costantemente le condizioni climatiche, pronta a eventuali cambiamenti dell'ultimo minuto. Una commissione medica è stata istituita appositamente per tenere sotto controllo la salute dei corridori. Che in ogni caso, si sono sparati 150 km in mezzo al deserto... -
FOTO. Inferno Qatar: spunta Peter, la volpe del deserto
Rischio insolazione per i corridori, ma anche per tutti gli addetti ai lavori -
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Tra quelli a cui è andata peggio, l'under 23 belga Enzo Wouters, che non è nemmeno riuscito a scendere dalla bicicletta. Si è risvegliato in ospedale, dove lo hanno rianimato grazie a una flebo e a del ghiaccio (Foto Twitter) -
FOTO. Inferno Qatar: spunta Peter, la volpe del deserto
Sicuramente non si possono accomunare calcio e ciclismo. Ma tra le condizioni climatiche proibitive, i continui malori dei corridori e lo scarso interesse del pubblico (peraltro davvero poco numeroso a bordo strada), questa edizione dei Mondiali non verrà certamente ricordata tra le più spettacolari. Alla Fifa e al Qatar spetta ora il compito di invertire la rotta in vista della Coppa del mondo del 2022 -
FOTO. Inferno Qatar: spunta Peter, la volpe del deserto