Tour de France 2019, Ciccone: "La maglia gialla un sogno che si avvera, fatico a crederci"

Ciclismo

Le prime parole del corridore della Trek Segafredo dopo la conquista della maglia gialla al Tour de France: "Inizialmente ero arrabbiato per aver perso la tappa, poi mi hanno detto che ero il nuovo leader e la rabbia è sparita…"

TOUR, LA CRONACA DELLA 6^ TAPPA

LE CLASSIFICHE DEL TOUR

LA GUIDA - IL PERCORSO

10 COSE DA SAPERE - LA STORIA

La delusione per la vittoria di tappa sfumata nel finale è durata solo pochi minuti. Giusto il tempo di avvisarlo che era lui il nuovo leader del Tour de France, che era lui la nuova maglia gialla. Giulio Ciccone la indossa per la prima volta a 24 anni ed è un’emozione che va aldilà della vittoria, seppur prestigiosa, sullo storico traguardo de La Plance des Belles Filles. "Vestire questa maglia è sempre stato il mio sogno sin da ragazzino e oggi l’ho realizzato – ha detto Ciccone dopo la cerimonia di premiazione -. Per me è una soddisfazione immensa e fatico ancora a crederci. Il mio obiettivo e quello della squadra era provare a vincere la tappa. Oggi però Teuns era più forte ed ero molto arrabbiato per essere arrivato il secondo. Quando ho saputo di essere la nuova maglia gialla la rabbia è sparita in un attimo. E’ una sensazione fantastica". Negli occhi di Giulio si legge l’emozione della prima volta. Il corridore della Trek-Segafredo ricorderà per sempre questo pomeriggio di luglio. Ma con quel colore giallo addosso il suo volto sembra già più maturo rispetto alla sua carta d’identità. Che recita alla voce data di nascita 20 dicembre 1994.