Olimpiadi 2024, storico bis per Evenepoel: chi è il predestinato che giocava a calcio
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Remco Evenepoel ha scritto una pagina di storia ai Giochi olimpici di Parigi 2024, vincendo sia la cronometro che la prova in linea. Il fenomeno belga, che in bacheca ha anche una Vuelta, due ori Mondiali e due Liegi-Bastogne-Liegi, vanta un passato da calciatore tra Anderlecht, Psv Eindhoven e nazionale
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- Impresa storica di Remco Evenepoel, che ha vinto la prova in linea su strada di Parigi 2024, dopo essersi imposto anche nella cronometro individuale. Quella del belga è la prima doppietta olimpica nel ciclismo maschile
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- Accoglienza da star a Casa Belgio per Evenepoel, l'uomo immagine del ciclismo ai Giochi olimpici di Parigi 2024. Da predestinato Remco è diventato una stella dei pedali, ma la sua carriera è iniziata nel calcio...
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- Già perché dai 5 ai 16 anni Evenepoel è stato un calciatore. Nato il 25 gennaio 2000 a Schepdaal, una frazione del comune di Dilbeek che dista pochi chilometri da Bruxelles, Remco è entrato all'età di 5 anni nel settore giovanile dell'Anderlecht, la squadra del cuore di papà Patrick, ex ciclista professionista negli anni '90, che non voleva per il figlio una vita da corridore
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- Evenepoel, a 11 anni, lascia l'Anderlecht per trasferirsi al PSV Eindhoven. Tre anni in Olanda dove emerge la sua stoffa di predestinato: agonista puro, sotto tutti gli aspetti. Remco veniva schierato come terzino sinistro, ma poteva giocare anche a centrocampo
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- Le sue doti lo portano fino alla nazionale belga, indossando la fascia da capitano in Under 16. Tra le partite giocate, anche una in Italia. Era il 17 febbraio 2015 quando l'Italia U15 ospitò i pari età del Belgio al centro federale di Catanzaro. Nell'undici titolare dei diavoli rossi c'era anche Evenepoel (qui al contrasto con Davide Merola)
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- Evenepoel, che intanto era tornato all'Anderlecht e aveva corso una mezza maratona in un'ora e 16 minuti, decise di dire basta con il calcio, complice anche un infortunio. "L'ho lasciato perché non mi divertivo più - raccontò - Il ciclismo era già il mio sport preferito". La carriera in sella inizia esattamente il 2 aprile 2017. Alla sua seconda gara, vince la 2^ semitappa alla Aubel-Thimister-La Gleize
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- Una carriera brillante da subito, tanto che il 2018 è l'anno che lo incorona "cannibale" tra gli juniores. Vince tutto il possibile: 36 vittorie in 47 giorni di gara (tra queste anche il Giro della Lunigiana e la Corsa della Pace), campione nazionale, europeo e mondiale sia in linea che a cronometro. Nella gara in linea agli Europei di Brno compie un'impresa alla Merckx: attacca al primo giro e vince con quasi 10 minuti di vantaggio sul secondo. Inevitabili i paragoni con il cannibale, ma Remco risponde così: "Sono semplicemente Evenepoel"
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- Remco è abituato a bruciare le tappe, tanto che a 18 anni firma il suo primo contratto da professionista. La Quick-Step di Patrick Lefevere (in foto) batte la concorrenza di Sky e Mitchelton-Scott e lo annuncia il 25 settembre 2018 come corridore Wolfpack dal 1° gennaio 2019
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- "Passerò pro nel 2019, ma non ci vado con l’ambizione di spaccare il mondo subito - disse Evenepoel - Corse, allenamenti in altura, e tanto da apprendere". Eppure l'impatto tra i professionisti è stato devastante: bastano appena sei mesi per ottenere la prima vittoria tra i pro (la seconda tappa del Giro del Belgio, ottenendo poi anche il successo nella classifica generale), ma la vittoria più bella del 2019 è alla Clasica di San Sebastian che segna un record: a 19 anni e 190 giorni diventa il più giovane vincitore di una gara World Tour
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- Parlando di precocità e di record, Evenepoel ha aggiunto altri tre primati nel 2019. L'8 agosto, vincendo l'Europeo a cronometro élite, è diventato il più giovane vincitore di questa corsa. Il 25 settembre, invece, conquistando l'argento al Mondiale sempre a cronometro, è diventato il più giovane medagliato di sempre nella rassegna iridata e il primo corridore nella storia a conquistare una medaglia tra gli juniores e l'anno successivo tra gli élite
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- L'incredibile ascesa di Evenepoel subisce una brusca frenata il 15 agosto 2020. Al Giro di Lombardia, Evenepoel sbaglia una traiettoria in curva sulla discesa dal Muro di Sormano, urta il muretto di un ponte e precipita in una scarpata. Una caduta che ha messo a rischio la sua vita, salvato grazie ai rami. Il referto parlava chiaro: frattura del bacino e una contusione al polmone destro. Un incidente che porta paure e incertezze, superate anche grazie all'aiuto di un mental coach
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- Dall'Italia all'Italia. Dopo uno stop di nove mesi e un autunno trascorso a casa con il busto, Evenepoel torna in sella al Giro d'Italia 2021. Una corsa che non va secondo le aspettative perché Remco cade durante la 17^ frazione ed è costretto al ritiro. Sulle strade della corsa rosa non ha vinto, ma è stata una tappa fondamentale del suo percorso di crescita
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- Remco Evenepoel ha vinto da extraterrestre la prova in linea maschile dei Mondiali australiani di ciclismo riportando il Belgio all'oro iridato a 10 anni di distanza dal sigillo nel 2012 del 'Principe' Philippe Gilbert. Per il 22enne di Schepdaal è stata la ciliegina sulla torta di un 2022 da incorniciare, già re in stagione di Liegi-Bastogne-Liegi, Clásica San Sebastián e della Vuelta a España
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- Nel 2023, Evenepoel ha conquistato per la seconda volta consecutiva il successo alla Liegi-Bastogne-Liegi, precedendo il britannico Thomas Pidcock e il colombiano Santiago Buitrago. Poi ha partecipato al Giro d'Italia, vincendo due tappe prima di ritirarsi con la maglia rosa a causa della positività al Covid-19
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- Dopo la delusione al Giro, Evenepoel ha vinto nuovamente la Clásica San Sebastián e ha conquistato l'oro nella prova a cronometro ai Mondiali di ciclismo su strada del 2023. Il belga ha completato il percorso in 55'19"23, battendo di 12"28 Filippo Ganna. Fallisce invece il suo tentativo di ripetersi alla Vuelta: decisiva la tappa del Tourmalet, nella quale ha perso più di 27' e ha dato l'addio alla classifica generale
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- Il 2024 non è iniziato nel migliore dei modi per Evenepoel, sottoposto a un intervento chirurgico per la frattura alla clavicola riportata nel Giro dei Paesi Baschi. Il belga è caduto anche nel finale della quinta tappa del Giro del Delfinato. Successivamente ha debuttato al Tour de France, diventando il miglior giovane e arrivando terzo nella classifica generale alle spalle di Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard