Andrea Del Pesco esegue dipinti ad olio dedicati a vari generi: specializzato nella Motoring Art, la sua tecnica unisce al dinamismo dei soggetti rappresentati una grande ricchezza e precisione di dettaglio ed un taglio molto originale. LA FOTOGALLERY

Ecco un omaggio a Jenson Button, campione del Mondo nel 2009: in questo dipinto si tende a estremizzare la tecnica del "pastello furore". Si tende all’astrattismo, spiega Andrea

Ecco invece uno Schumacher su Ferrari, del 1999. "Qui vediamo gli alettoni piatti: a distanza di 10 anni esatti notiamo la differenza". Accattivante il taglio diagonale, meticolosa la cura dei dettagli

Corre l'anno 2000, Eddy Irvine sulla sua Jaguar. "Riuscii a procurarmi il casco originale che Irvine aveva usato a Imola, con ancora attaccati tutti i moscerini e le scheggiature dei sassolini.
Quelle chiazze maculate rappresentano la pelliccia di un giaguaro. Il dipinto è piaciuto anche a Eddy"
Un pit stop Ferrari. "In questo caso l'intento è stato dedicare un dipinto al team Ferrari più che alla macchina in sé, per sottolineare l’impegno di tutti i meccanici e dello staff". La macchina è del 2000, al volante c'è Barrichello, non Schumacher

Qui la macchina è quasi un pretesto per raffigurare tutto il contesto della Mille Miglia degli anni '30. Nelle curve il copilota si aggrappa alla ruota di scorta per fare da contrappeso.
"Mi son dovuto documentare, era il 2000 ed ero ancora acerbo con internet quindi ho passato le mattine alla Libreria dell’automobile in Corso Venezia"
Non solo quattro ruote: questa Harley è uno dei pezzi più forti di Andrea, molto apprezzato e richiesto. "Ho venduto diverse stampe, mentre l'originale è esposto presso la
Pasticceria Cova"
Questa Sauber finì sulla copertina della mostra "Patatrak". "In quel periodo ho desiderato iniziare un filone che rappresentasse incidenti non gravi, ma spettacolari". La resa scenografica è accattivante

Questo è Montoya, nel 2003. "E' un dipinto del periodo in cui ho cominciato a frantumare le auto, ci sono parti che si amalgamano con lo sfondo".
Il circuito di Montecarlo mette in evidenza Place du Casino. "Il colombiano fu il vincitore di quel GP e mi piaceva esteticamente la Bmw Williams, così mi cimentai"
Omaggio a Valentino: eccolo sulla prima Yamaha con cui il Dottore ha vinto un titolo mondiale, nel 2004. "Le moto non sprigionano quell’energia delle auto, e soprattutto nel frontale una moto sembra una foglia al vento, è sottile, esile.
Al contrario, dà il meglio di sé da questa prospettiva
Finalmente vediamo anche l'artista, qui in via Bagutta a Milano. "E' stato l'ultimo contatto col pubblico, ho venduto a dei clienti russi in una scena finale da film, con pagamento in contanti al termine. Fossero tutti così!"
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