Undici gare, zero punti: quanto è dura la vita dei deb
Formula 1Cinque esordienti nel Mondiale 2013 e nessun piazzamento tra i primi dieci. Problemi di ambientamento dei piloti e di competitività delle vetture, ecco le ragioni dello “zero” in classifica dei rookie
Sono lontani i tempi in cui un esordiente (vedi Hamilton nel 2007) lottava per il Mondiale. La Formula Uno 2013, nelle prime undici gare, sta vedendo una crisi profonda dei debuttanti. Cinque rookie e zero punti. Un exploit negativo legato non solo all'inesperienza dei piloti, ma anche alla poca competitività delle vetture a loro disposizione. Da Gutierrez a Van der Garde, ecco l'analisi dell'inizio difficile dei debuttanti.
Bottas e la crisi Williams – Il finlandese, già terzo pilota della scuderia di Grove nel 2012, ha imbroccato una delle stagioni più storte della storia della squadra inglese. La nuova FW35 motorizzata Renault ha dato problemi di prestazione e di affidabilità, riuscendo a raccogliere solo un punto con Pastor Maldonado in Ungheria. Una macchina con evidenti difficoltà nonostante la buona volontà del finlandese che si è piazzato stabilmente tra il 11simo e il 16simo posto. Valtteri, seguito come manager da Mika Hakkinen, ha dimostrato comunque buone qualità in pista e nello sviluppo della macchina, riuscendo a cogliere un terzo posto nelle qualifiche in Canada, gara in cui è finito però quattordicesimo.
Gutierrez: difficoltà di ambientamento– Il pilota messicano, il più giovane in griglia con i suoi 22 anni, ha disputato fino ad ora un Mondiale al di sotto delle aspettative. Al massimo un undicesimo posto e un giro veloce nel Gp di Spagna, poi prestazioni mediocri, non aiutato dalle difficoltà della Sauber, capace di raccogliere solo 7 punti con Nico Hulkenberg (l'anno scorso la scuderia svizzera allo stesso punto del campionato ne aveva 80). In più Esteban ha collezionato, soprattutto a inizio stagione, un paio di penalità che ne hanno peggiorato le prestazioni.
Bianchi e Chilton, chiaroscuro alla Marussia -In attesa dell'arrivo dei motori Ferrari, previsto per il 2014, la scuderia anglorussa sta vivendo una stagione di transizione con i due piloti giovanissimi. Il francese, cresciuto alla Ferrari Driver Academy, ha dimostrato atteggiamento professionale e discrete capacità in gara (tredicesimo posto in Malesia) contribuendo al (piccolo) sviluppo della vettura, mentre l'inglese, quarto nel Mondiale Gp2 l'anno scorso, è rimasto un oggetto misterioso. Un quattordicesimo posto a Monaco e poco altro.
Enigma Van der Garde– E' il rookie più anziano (28 anni) e la Formula Uno non sembra essere (ancora) il suo ambiente. La Caterham lotta con la Marussia per guadagnare il decimo posto nella classifica costruttori (ultimo valido dal 2013 per la ripartizione dei diritti Tv) e lui fa molta fatica raccogliendo al massimo un 14simo posto in Ungheria. Tanto da essere, secondo alcune voci, al centro del mercato (in uscita) della scuderia anglo-malese.
Bottas e la crisi Williams – Il finlandese, già terzo pilota della scuderia di Grove nel 2012, ha imbroccato una delle stagioni più storte della storia della squadra inglese. La nuova FW35 motorizzata Renault ha dato problemi di prestazione e di affidabilità, riuscendo a raccogliere solo un punto con Pastor Maldonado in Ungheria. Una macchina con evidenti difficoltà nonostante la buona volontà del finlandese che si è piazzato stabilmente tra il 11simo e il 16simo posto. Valtteri, seguito come manager da Mika Hakkinen, ha dimostrato comunque buone qualità in pista e nello sviluppo della macchina, riuscendo a cogliere un terzo posto nelle qualifiche in Canada, gara in cui è finito però quattordicesimo.
Gutierrez: difficoltà di ambientamento– Il pilota messicano, il più giovane in griglia con i suoi 22 anni, ha disputato fino ad ora un Mondiale al di sotto delle aspettative. Al massimo un undicesimo posto e un giro veloce nel Gp di Spagna, poi prestazioni mediocri, non aiutato dalle difficoltà della Sauber, capace di raccogliere solo 7 punti con Nico Hulkenberg (l'anno scorso la scuderia svizzera allo stesso punto del campionato ne aveva 80). In più Esteban ha collezionato, soprattutto a inizio stagione, un paio di penalità che ne hanno peggiorato le prestazioni.
Bianchi e Chilton, chiaroscuro alla Marussia -In attesa dell'arrivo dei motori Ferrari, previsto per il 2014, la scuderia anglorussa sta vivendo una stagione di transizione con i due piloti giovanissimi. Il francese, cresciuto alla Ferrari Driver Academy, ha dimostrato atteggiamento professionale e discrete capacità in gara (tredicesimo posto in Malesia) contribuendo al (piccolo) sviluppo della vettura, mentre l'inglese, quarto nel Mondiale Gp2 l'anno scorso, è rimasto un oggetto misterioso. Un quattordicesimo posto a Monaco e poco altro.
Enigma Van der Garde– E' il rookie più anziano (28 anni) e la Formula Uno non sembra essere (ancora) il suo ambiente. La Caterham lotta con la Marussia per guadagnare il decimo posto nella classifica costruttori (ultimo valido dal 2013 per la ripartizione dei diritti Tv) e lui fa molta fatica raccogliendo al massimo un 14simo posto in Ungheria. Tanto da essere, secondo alcune voci, al centro del mercato (in uscita) della scuderia anglo-malese.