Vettel: chiusura col botto. E ora la F1 guarda al 2014
Formula 1Il campione del Mondo, malgrado qualche errore, in Brasile ha portato a casa la nona vittoria di fila. Nel 2014 dovrà difendere il titolo in un Circus che si rifarà il look. I RISULTATI
di Gianluca Maggiacomo
Giù il sipario. La F1 ieri ha chiuso i battenti e l’ultimo fotogramma che ha regalato è stato quello del volto sorridente di Sebastian Vettel. Non una novità, ma non poteva essere diversamente. Pole position e podio (13a vittoria: come Schumi nel 2004) nell’ennesimo Gp targato Red Bull. La squadra campione del Mondo a Interlagos ha centrato la quarta doppietta della stagione grazie anche al secondo posto di Mark Webber. Segnale ulteriore di un dominio assoluto, cominciato in Malesia (seconda tappa della stagione) e proseguito fino in Brasile. Un rullo compressore, il team austriaco.
Kaiser Seb – Il leader della stagione sul circuito sudamericano è stato più forte anche degli errori e delle potenziali sfortune. Il brivido iniziale, con una partenza mediocre di cui ha approfittato Nico Rosberg, è stato rimediato al secondo giro con un sorpasso da manuale ai danni del tedesco della Mercedes. Altro fuori-programma al cambio gomme, con i meccanici che hanno perso tempo a metter su uno pneumatico. Malgrado ciò, Sebastian ha saputo vincere in scioltezza. Come da pronostico. Vettel ha dimostrato di avere il pregio di non cullarsi sugli allori. Lui punta a migliorarsi. E ci riesce. Il tedesco ha collezionato 5 punti in più rispetto al 2011, la stagione del secondo titolo, quella vinta da padrone davanti a Button.
Rossa a metà – Non è stata una pessima giornata per Maranello. Il terzo posto di Fernando Alonso (sul podio dopo sei gare) è però un contentino rispetto alle attese. Team e tifosi speravano in qualcosa di più. Ma tant’è. La Ferrari, anche a causa del settimo posto di Massa e ai piazzamenti delle Mercedes, non è riuscita a centrare il secondo posto tra i costruttori per soli sei punti. Remuntada fallita. Ennesimo smacco in una stagione storta.
Gli addii – In Brasile la Formula 1 ha detto ciao a Mark Webber. Sette anni alla Red Bull e il rammarico di non aver mai vinto il titolo. Un altro saluto è quello di Felipe Massa, che si augurava di dare il commiato a Maranello con uno scatto d’orgoglio. E invece no. Non una gara perfetta, quella del pilota di San Paolo, in linea con l’intera stagione: ampiamente al di sotto delle aspettative. Al suo posto il prossimo anno ci sarà Kimi Raikkonen nella stagione in cui la Formula 1 cambierà tanto. Sarà l’anno zero per il Circus. E per la Rossa.
Giù il sipario. La F1 ieri ha chiuso i battenti e l’ultimo fotogramma che ha regalato è stato quello del volto sorridente di Sebastian Vettel. Non una novità, ma non poteva essere diversamente. Pole position e podio (13a vittoria: come Schumi nel 2004) nell’ennesimo Gp targato Red Bull. La squadra campione del Mondo a Interlagos ha centrato la quarta doppietta della stagione grazie anche al secondo posto di Mark Webber. Segnale ulteriore di un dominio assoluto, cominciato in Malesia (seconda tappa della stagione) e proseguito fino in Brasile. Un rullo compressore, il team austriaco.
Kaiser Seb – Il leader della stagione sul circuito sudamericano è stato più forte anche degli errori e delle potenziali sfortune. Il brivido iniziale, con una partenza mediocre di cui ha approfittato Nico Rosberg, è stato rimediato al secondo giro con un sorpasso da manuale ai danni del tedesco della Mercedes. Altro fuori-programma al cambio gomme, con i meccanici che hanno perso tempo a metter su uno pneumatico. Malgrado ciò, Sebastian ha saputo vincere in scioltezza. Come da pronostico. Vettel ha dimostrato di avere il pregio di non cullarsi sugli allori. Lui punta a migliorarsi. E ci riesce. Il tedesco ha collezionato 5 punti in più rispetto al 2011, la stagione del secondo titolo, quella vinta da padrone davanti a Button.
Rossa a metà – Non è stata una pessima giornata per Maranello. Il terzo posto di Fernando Alonso (sul podio dopo sei gare) è però un contentino rispetto alle attese. Team e tifosi speravano in qualcosa di più. Ma tant’è. La Ferrari, anche a causa del settimo posto di Massa e ai piazzamenti delle Mercedes, non è riuscita a centrare il secondo posto tra i costruttori per soli sei punti. Remuntada fallita. Ennesimo smacco in una stagione storta.
Gli addii – In Brasile la Formula 1 ha detto ciao a Mark Webber. Sette anni alla Red Bull e il rammarico di non aver mai vinto il titolo. Un altro saluto è quello di Felipe Massa, che si augurava di dare il commiato a Maranello con uno scatto d’orgoglio. E invece no. Non una gara perfetta, quella del pilota di San Paolo, in linea con l’intera stagione: ampiamente al di sotto delle aspettative. Al suo posto il prossimo anno ci sarà Kimi Raikkonen nella stagione in cui la Formula 1 cambierà tanto. Sarà l’anno zero per il Circus. E per la Rossa.