Il circus non si ferma nonostante la domenica festiva con il terzo GP stagionale a Sakhir. Tra ritorni e addi clamorosi, imprese e sconfitte, ecco i principali colpi di scena nella storia della Formula 1
FORMULA 1, GP BAHRAIN: GLI ORARI DEL WEEKEND
Il terzo GP stagionale (Bahrain) cade nella domenica di Pasqua. Nell'uovo della Formula 1 possiamo trovare alcune sorprese straordinarie: ecco le più clamorose nella storia del circus -
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Il 27 novembre, Nico Rosberg conquista, alla sua 11esima stagione, il suo primo Mondiale in Formula 1. Dopo una lotta estenuante fatta di colpi proibiti e polemiche con il suo ex amico Lewis Hamilton, il tedesco della Mercedes finalmente sorride -
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Passano appena 5 giorni dal trionfo e Nico, con un messaggio su Facebook, annuncia il clamoroso ritiro dalle competizioni ad appena 31 anni. "Da sempre il mio unico grande obiettivo era diventare campione del mondo di Formula 1. Ora che ce l'ho fatta, ho scalato la montagna e sono arrivato in cima, mi sento soddisfatto", le sue parole (Foto Twitter) -
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Felipe Massa annuncia a Monza che a fine 2016 lascerà la Formula 1. A San Paolo, nel GP di casa, si congeda dal proprio pubblico con una parata e tante lacrime -
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A sorpresa, a metà gennaio 2017, ecco il ripensamento: Bottas passa alla Williams e viene rimpiazzato proprio da Felipe, che torna nel circus dopo appena due mesi di stop (Foto Twitter) -
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Di Max Verstappen si è sempre parlato un gran bene. A 17 anni e 3 giorni, la Toro Rosso lo fa esordire nelle prove libere del venerdì del GP del Giappone -
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Pochi mesi dopo è alla guida della Toro Rosso, un anno più tardi viene promosso a sorpresa in Red Bull, dove impiega solo alcuni giorni per diventare il più giovane vincitore nella storia di un GP (Spagna a 18 anni, 7 mesi e 15 giorni) -
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Il destino di Verstappen è incrociato con quello di Daniil Kvyat, che il primo maggio 2016 finisce contro Sebastian Vettel subito dopo la partenza del GP di Russia -
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Pochi giorni dopo, ecco la decisione a sorpresa della Red Bull: Kvyat viene retrocesso in Toro Rosso, al suo posto alla casa madre approda Verstappen -
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Clamoroso nel 2014 il ritorno di Fernando Alonso in McLaren. Lo spagnolo era letteralmente 'fuggito' a fine 2007 dopo aver perso il Mondiale all'ultima gara, al termine di una stagione di incomprensioni con il Team e il compagno (Lewis Hamilton), sfociata nell'affare 'spy-story' -
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Grandi sorprese anche nei fotofinish iridati. Nel 2007, Lewis Hamilton arriva in Brasile con 4 punti di vantaggio su Alonso e 7 su Raikkonen. Il britannico incappa in una giornata no e termina settimo -
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Alonso chiude terzo ma non basta: a spuntarla è incredibilmente Kimi Raikkonen, che con il trionfo di Interlagos finisce con un punto di vantaggio sui due piloti della McLaren, riportando il titolo iridato in Ferrari -
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Nel 2008 le parti si invertono. Hamilton si presenta in Brasile con 7 punti di vantaggio su Massa, che necessita un miracolo per vincere il titolo. Felipe fa il suo dovere, taglia il traguardo per primo ed è campione del mondo per alcuni secondi. Ma intanto, nelle retrovie... -
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Lewis Hamilton, che per tutta la gara è stato inchiodato nelle retrovie, effettua a pochi metri dal traguardo il sorpasso decisivo ai danni di Timo Glock che gli regala il quinto posto necessario per portare a casa la sua prima corona iridata -
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Il 6 marzo, a poche settimane dal via del Mondiale 2009, Ross Brawn fonda la Brawn GP, nata dalle ceneri della defunta Honda Racing. L'ex progettista della Ferrari compie un capolavoro, creando dal nulla una vettura quasi imbattibile, che a fine stagione conquista il Mondiale costruttori e quello piloti con Jenson Button -
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Nel 2010, si affaccia nel Mondiale un binomio che farà la storia: Sebastian Vettel e la Red Bull. Il tedesco vince il suo primo titolo ad Abu Dhabi, strappandolo alla Ferrari di Alonso -
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Nel 2013, Seb stravince il suo quarto titolo consecutivo, conquistando le ultime 9 gare di fila e portando a 33 i successi in 4 anni sulla Red Bull: chi se lo sarebbe mai aspettato? -
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Una brutta sorpresa la trovarono gli spettatori del GP degli Stati Uniti del 2005. Sul mitico circuito di Indianapolis, infatti, si presentarono appena 6 vetture: Ferrari , Jordan e Minardi, le uniche gommate Bridgestone. Tutte le altre monoposto, fornite dalla Michelin, si rifiutarono di correre per mancanza di sicurezza -
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Olivier Panis, detto 'Panique' per il suo modo di guidare spesso ai limiti, ha scritto il suo nome nell'albo d'oro della corsa più prestigiosa e glamour dell'automobilismo. Nel 1996, il francese vinse su Ligier un folle GP di Monaco, in cui arrivarono al traguardo solo quattro vetture -
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Sempre Monaco, qualche anno prima (1984). Sotto un diluvio impressionante, spunta la carena della piccola Toleman guidata da un giovane pilota brasiliano, che sull'asfalto bagnato sembra volare. Il mondo scopre un fenomeno, Ayrton Senna -
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Campionato del mondo 1976, Fuji, ultimo GP dell'anno. Avviene in Giappone uno dei colpi di scena più incredibili nella storia dello sport: Niki Lauda, avanti di tre punti in classifica rispetto a James Hunt, si ritira dopo appena due giri per la pericolosità della pista, al limite della praticabilità per la pioggia (Foto Sutton) -
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Hunt prosegue invece il GP e termina terzo: tanto basta per conquistare i 4 punti necessari per superare l'austriaco della Ferrari e vincere il Mondiale più assurdo della storia. Un titolo festeggiato come solo lui sapeva fare... (Foto Sutton) -
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