Presentata anche la Renault RS18. Non sorprende per contenuti tecnici innovativi, ma sono attesi sviluppi nel corso del campionato. Obiettivo del team francese il quarto posto nella classifica costruttori
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La Renault RS18 è una vettura molto convenzionale che non si discosta dalle linee della monoposto 2017. I particolari tecnici degni di nota sono veramente pochi e, visto l’arrivo dell’ex tecnico FIA, Marcin Budkoski, ci si attendeva molto di più. C’è da aspettarsi un grosso sviluppo nel corso della stagione visto che l’obiettivo della scuderia francese è quello di lottare per il quarto posto nella classifica costruttori.
Il muso riprende il concetto aerodinamico della RS17 (incrementare flusso d’aria sotto i piloni di sostegno) e l’ala è simile a quella utilizzata a fine stagione 2017. Si nota la presenza del sistema S-Duct (freccia rossa mostra la presa d’ingresso) che ha la funzione di incanalare l'aria turbolenta da sotto il naso espellendola sotto forma di flusso laminare al di sopra della vettura.
La sospensione anteriore sembra molto classica ed ha conservato il sistema push rod. Il braccio dello sterzo è stato allineato al triangolo superiore per migliorare l’andamento dei flussi verso la zona posteriore della vettura.
Le principali novità le troviamo nella zona centrale e posteriore della vettura con le fiancate che sono state sicuramente chiuse e alzate rispetto alla scorsa stagione.
Il fondo è stato tenuto nascosto nelle immagini della presentazione e lo si capisce dalla mancanza degli slot in prossimità delle ruote posteriori. Slot che sono diventati ormai fondamentali per riuscire a gestire nel migliore dei modi il fenomeno del “tyre squirt”. Il vero fondo della RS18 lo vedremo in pista durante i test pre-stagionali che inizieranno il giorno 26 febbraio sul tracciato di Barcellona.
Molto elaborata la presa d'aria dell'airbox, suddivisa in due zone ben distinte, che ingloba anche due piccole "orecchie" utili a portare aria fresca ai componenti della nuova Power Unit francese. E' stato scelto di mantenere un disegno molto piatto e largo per cercare di influenzare il meno possibile il flusso d'aria diretto verso il profilo principale dell'ala posteriore.
Dietro al cofano è stata posizionata una piccola pinna dorsale per cercare di portare un flusso d’aria il meno disturbato possibile verso l’ala posteriore. Quest’ultima, per ora, è sorretta da un mono-pilone che passa nello scarico principale e non si nota nessuna T-Wing in posizione bassa.